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Trieste,al via treni Campo Marzio – Villa Opicina

La linea Transalpina è ora operativa anche nella tratta in salita. La vecchia linea asburgica riattivata nei mesi scorsi durante l’emergenza COVID, sta costituendo un polmone d’ossigeno per lo scalo giuliano, tenuto conto dei lavori in corso da parte di RFI, lungo la linea costiera. Nei giorni scorsi sono stati infatti effettuati i primi treni da Campo Marzio a Villa Opicina  in doppia trazione. Queste prime prove servono per stabilire il volume rimorchiabile dei convogli in salita, considerando che la linea ha una pendenza massima del 25 per mille.

Dal mese di marzo, RFI ha restituito all’esercizio delle imprese ferroviarie, la storica linea nella tratta di collegamento da Villa Opicina a Trieste Campo Marzio e viceversa, lungo un percorso di  14 km, con inoltro dei treni via Rozzol. Adriafer, controllata al 100% dell’Authority giuliana, che sta svolgendo  il servizio di trazione dei treni merci lungo la tratta,  ne ha già effettuati una ventina  in discesa. A seguito delbuon esito delle prove anche sul percorso in salita, la Transalpina diventa backup del porto per i treni in uscita, dando continuità ai servizi dello scalo in caso di impossibilità di utilizzo della linea principale.

“Il nostro obiettivo  – spiega l’Amministratore unico di Adriafer, Giuseppe Casini  – è di fare 14 treni a settimana sulla Transalpina per agevolare il resto del traffico merci e viaggiatori sulla linea costiera a causa delle limitazione presenti fino al 21 agosto, per i lavori in corso di RFI lungo la Trieste-Monfalcone.  Successivamente prevediamo di continuare a utilizzarla, anche se in maniera più marginale, per i traffici in entrata da Villa Opicina al porto”

Adriafer ha  ottenuto da RFI l’autorizzazione al trasporto di convogli cargo, per container da 40 piedi High Cube (HC) lungo il percorso, con l’ammissione in servizio di due locomotori: Siemens E191 elettrico e Vossloh D 100 diesel. Attualmente la linea  è utilizzabile solo per  i treni container, escludendo dunque semirimorchi e casse mobili.  A tale proposito precisa Casini  “siamo in contatto con RFI  per i lavori di adeguamento necessari all’utilizzo della linea per tutte tipologie di unità intermodali”.

Francesco Maria

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