Pordenone è la provincia italiana in cui si vive meglio. Al secondo posto Trento, in vetta l’anno scorso, seguite da Vicenza e Padova che erano rispettivamente al 14° e all’11° posto nel 2019. A chiudere la top five Ascoli Piceno, che guadagna 32 posizioni rispetto alla classifica precedente. Balzo in avanti per Benevento e Potenza. Prime due città del Sud Italia che guadagnano rispettivamente il 33° (75° nel 2019) e il 41° posto (69° nel 2019) nella classifica annuale giunta alla sua ventiduesima edizione ed elaborata da ItaliaOggi e Sapienza Università di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni. Lo studio evidenzia che la qualità della vita risulta buona o accettabile in 60 province italiane su 107. Uno degli elementi che rendono la città un luogo sempre più vivibile è la qualità dei servizi, compresi i servizi di mobilità, sostenibili ed efficaci. In questo senso il treno gioca un ruolo centrale. Una buona parte dei centri urbani premiati dalla ricerca è, grazie al Gruppo Fs, collegata direttamente con l’alta velocità e dispone di una efficiente rete ferroviaria regionale rinnovata nella flotta e nell’infrastruttura. E le stazioni di queste città diventano dei veri e propri snodi sempre più green, grazie anche ai servizi di mobilità innovativi e sostenibili in sharing e in pooling. Secondo lo studio la maglia nera va a Foggia, fanalino di coda nella graduatoria delle 107 province italiane. Il ranking delle città, che quest’anno tiene conto anche dell’incidenza della pandemia da Covid-19, vede retrocedere Bergamo al 40esimo posto rispetto al 26esimo dell’anno precedente. Lodi arretra di ben 37 posizioni, Piacenza di 41 e Cremona addirittura di 46. Deludenti anche le grandi aree urbane: Milano al 45° (25° l’anno scorso) e Napoli, che risulta più o meno stabile al 103° posto. Mentre Roma si colloca al 50° posto, nonostante l’anno scorso occupasse la 75esima posizione. Affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale. Ma anche istruzione, formazione e capitale umano, oltre che reddito, ricchezza e tempo libero: sono questi i principali parametri che hanno determinato i risultati della ricerca. Dai dati si desume inoltre che circa il 42,5 per cento dei cittadini Italiani (erano circa il 44 per cento lo scorso anno) vive in territori contraddistinti da una qualità della vita che presenta ampi margini di miglioramento.