Il Tribunale di Bolzano ha accolto la domanda di sequestro giudiziario dei treni in servizio lungo la ferrovia del Renon e ne ha affidato la custodia a STA – Strutture Trasporto Alto Adige, la società pubblica già proprietaria delle infrastrutture e dei trenini storici. Viene così “bloccato” il disegno di SAD di vendere e trasferire all’estero i mezzi che, come si ricorda, sono stati interamente finanziati con denaro pubblico, manutenzioni comprese. L’udienza è stata aggiornata al 29 aprile nel merito per valutare se il trasferimento dei beni, alla scadenza definitiva della concessione, ossia il 18 maggio, dovrà essere accompagnato da un indennizzo. Resta così scongiurata la sottrazione dei beni, che SAD aveva programmato per il 22 aprile attraverso la richiesta di un “trasporto speciale”, e viene garantita la continuità del servizio pubblico di trasporto. “È una decisione importante, che fa chiarezza su un punto fondamentale: i beni del servizio pubblico non sono al servizio degli interessi privati ma di quelli dei cittadini. La nostra fiducia nella magistratura è totale e se vi saranno indennizzi da corrispondere noi non ci sottrarremo certo alle decisioni dei giudici. La nostra linea di condotta è chiara: ordine, garanzia degli interessi generali, qualità dei servizi di trasporto per i cittadini”, commenta l’assessore alla mobilità Daniel Alfreider.