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Ferrovie Svizzere, nel 2022 si torna a viaggiare ma si registrano perdite

Nel 2022 – l’anno dei festeggiamenti per i 175 anni delle ferrovie svizzere – dopo un primo trimestre ancora difficile a causa della pandemia, la clientela è tornata a viaggiare, con un’affluenza giornaliera di 1,16 milioni di viaggiatori. Ciò corrisponde a un aumento del 30,8% rispetto al 2021, pur rappresentando un calo del 12,5% rispetto al 2019. Anche se in settimana gli effetti del telelavoro hanno continuato a farsi sentire, nei weekend sempre più persone hanno scelto di spostarsi con la ferrovia. Il 2022 è stato un anno record per il numero di abbonamenti metà­prezzo e pass Interrail venduti e di viaggiatori con bicicletta al seguito. Anche il traffico interno legato agli eventi è sensibilmente aumentato. Si può quindi dire che la Svizzera conserva il primato europeo dei viaggi in treno. È rimasta invece delicata la situazione di FFS Cargo Svizzera, con una prestazione di trasporto inferiore rispetto al 2021.

Si riprende il traffico viaggiatori nonostante le perdite per CHF 245 mio

L’aumento della clientela ha determinato un incremento dei ricavi, in particolare nel traffico a lunga percorrenza. Anche il nuovo risultato positivo di Immobili e le misure di ottimizzazione dei costi introdotte hanno contribuito a stabilizzare la situazione. Il risultato annuale rimane tuttavia nettamente negativo, attestandosi a CHF -245 mio. Senza le perdite di Infrastruttura Energia (CHF -165 mio) e la rettifica di valore sugli impianti di FFS Cargo SA (CHF -83 mio), le FFS avrebbero raggiunto il pareggio. La rettifica di valore si è resa necessaria a causa delle prospettive economiche mitigate e dell’incertezza sul futuro sostegno finanziario al traffico a carri isolati. Il conflitto in Ucraina ha avuto un impatto negativo sulle catene di fornitura. A ciò si sono aggiunti l’aumento dei costi energetici e l’inflazione, che ha determinato un aumento dei prezzi e degli interessi. La scarsità di piogge durante i mesi estivi ha costretto le FFS ad acquistare più elettricità, in modo da preservare i propri bacini idrici in vista di una possibile penuria di energia nella primavera 2023.

Sulla buona strada: misure per ottimizzare l’efficienza e i costi per circa CHF 6 mia entro il 2030

Per potersi dire finanziariamente solide, le FFS hanno bisogno di utili per centinaia di milioni di franchi. Solo così potranno ridurre il proprio indebitamento, che nel 2022 è aumentato del 2,5% superando quota CHF 11 mia (+27,7% rispetto al 2019). L’aumento di prezzo della corrente ferroviaria disposto dall’Ufficio Federale dei Trasporti (UFT) stempera in parte la situazione in vista del 2023. Il pacchetto di stabilizzazione elaborato con la Confederazione permette alle FFS di garantirsi un finanziamento a lungo termine fino al 2030 e di ridurre l’indebitamento. Nei prossimi anni, i programmi di digitalizzazione contribuiranno a incrementare ulteriormente la produttività e l’efficienza.

Puntuali e affidabili, con margini di miglioramento nella sicurezza sul lavoro

Anche se il treno è un mezzo di trasporto estremamente sicuro, le FFS devono migliorare dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. Gli infortuni e gli incidenti ferroviari nel 2022 sono aumentati, contrariamente agli incidenti di manovra, che sono invece diminuiti. Purtroppo si sono verificati cinque infortuni con esito fatale, un bilancio che rattrista molto le FFS.

Nel 2022 l’esercizio è rimasto stabile. Grazie agli investimenti effettuati le FFS sono riuscite a incrementare ancora l’affidabilità della flotta. Questo, insieme alla pianificazione integrata dei cantieri e dell’esercizio ferroviario, ha contribuito al buon livello generale di puntualità. Come già riportato nel comunicato stampa di fine gennaio, i valori più bassi registrati in Ticino, nella Svizzera romanda e nel traffico viaggiatori internazionale non sono invece stati del tutto soddisfacenti. La puntualità di FFS Cargo è lievemente aumentata rispetto al 2021.

La rete ferroviaria svizzera è e rimane costellata di cantieri. Per continuare a garantire la puntualità dei treni sono quindi necessarie maggiori riserve di tempo di percorrenza nell’orario dal 2025, soprattutto nella Svizzera romanda. Le FFS stanno elaborando soluzioni d’intesa con l’UFT e i Cantoni. Il rinnovo della stazione di Losanna è in ritardo sul programma e altrettanto impegnativa è l’attuazione delle disposizioni della legge sui disabili. A causa di requisiti altamente complessi e del tempo necessario per applicarli, con loro grande rammarico le FFS non riusciranno a raggiungere l’obiettivo di massima accessibilità in tutte le stazioni entro la fine del 2023. Dal 2024 tre quarti dei viaggiatori potranno viaggiare senza barriere; laddove ciò non sarà possibile, le FFS offriranno soluzioni alternative.

Grazie al sistema ferroviario integrato, le FFS creano sinergie fra traffico viaggiatori e merci, e fra sviluppo territoriale e urbano: anche nel 2022 hanno lavorato al fianco delle autorità cantonali e comunali per convertire le stazioni in hub di mobilità sicuri, puliti e confortevoli e trasformare le aree attorno alle stazioni in quartieri attrattivi e dinamici. Ne è un esempio il «Parc du Simplon» di Renens.

La soddisfazione della clientela e del personale

I valori di soddisfazione dei viaggiatori sono leggermente diminuiti a causa dei treni più affollati, ma con 80,5 punti su 100 si attestano comunque a un buon livello. Nonostante il periodo difficile, tra i clienti del traffico merci i valori sono addirittura aumentati di 3,8 punti fino a raggiungere un punteggio di 69,8 su 100. Collaboratrici e collaboratori hanno contribuito in misura fondamentale a questi buoni risultati. Anche loro sono per la maggior parte soddisfatti, come evidenziato dai risultati positivi del sondaggio tra il personale: i dati indicano, infatti, che i valori hanno uguagliato o addirittura superato quelli degli anni precedenti. La motivazione del personale, ad esempio, resta invariata a 78 punti su 100. Selezionare e formare nuovo personale rimane una priorità, anche di fronte alla mancanza di forza lavoro specializzata. La carenza di personale di locomotiva si sta attenuando, sebbene nel 2022 rimanessero alcune criticità a Ginevra.

Più ferrovia per più merci

Con il programma «Suisse Cargo Logistics» presentato lo scorso autunno, le FFS hanno dimostrato che entro il 2050 i treni potranno trasportare il 60% di merci in più nel Paese, sgravando il traffico su strada da un milione di corse di autocarri all’anno. Il fulcro del programma è il traffico a carri isolati, in cui i treni vengono composti raggruppando carri merci di diversi mittenti e destinatari. Oggi questo sistema permette di liberare le strade da 650 000 corse di autocarri. Questa importante offerta non è però redditizia. Rispetto alla strada i costi di sistema e il rischio legato all’utilizzo effettivo sono molto più alti. Le FFS intendono tuttavia continuare a offrire anche in futuro il traffico a carri isolati, fondamentale per l’economia e per le regioni. La questione del finanziamento del traffico a carri isolati e dunque del suo mantenimento sarà affrontata a livello politico.

La ferrovia rispetta l’ambiente e ha futuro

Entro il 2030 le FFS dimezzeranno le proprie emissioni di CO₂. Come mezzo di trasporto di massa più rispettoso del clima, le FFS forniscono un contributo decisivo al conseguimento degli obiettivi climatici della Confederazione. Continueranno inoltre a sviluppare la propria offerta e i propri servizi in base alla strategia 2030: pianificando più collegamenti diretti con le regioni turistiche svizzere e creando più posti bici. Dove possibile e compatibilmente con la nuova legge sul CO₂, offriranno più treni diurni e notturni nel traffico internazionale. Insieme al settore dei trasporti pubblici svilupperanno inoltre le offerte per i giovani e nuove forme di abbonamento, oltre a migliorare il ticketing internazionale.

A partire dal 2050 le FFS vogliono sviluppare ulteriormente il sistema ferroviario e migliorare il coordinamento con la pianificazione del territorio e gli altri trasporti affinché sulla rete esistente possano circolare più treni. In tal modo la ferrovia manterrà la propria attrattiva e anche in futuro collegherà tra loro persone e luoghi, città, agglomerati urbani e regioni rurali come colonna portante della mobilità.

Antonella Angelini

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