Un’attività analoga era stata effettuata lo scorso anno in corrispondenza di un’altra delle pile principali, mentre ispezioni ad hoc sono state già eseguite anche su tutti i 72 stralli del ponte.
I lavori, che rientrano nei piani di manutenzione straordinaria delle opere civili e dei binari della linea percorsa ogni giorno da quasi 200 treni ad alta velocità, si aggiungono alla manutenzione ordinaria che viene svolta pressoché quotidianamente nelle fasce orarie principalmente notturne, in cui la circolazione è assente. Obiettivo, garantire la massima affidabilità della linea e la conseguente regolarità del traffico ferroviario.
Il ponte strallato sul fiume Po è dotato di un sistema evoluto di monitoraggio, costituito da stazioni che registrano i dati captati da circa 100 sensori posti all’interno del ponte e li inviano in tempo reale su un server aziendale. Questo sistema permette di registrare 24 ore su 24 quello che in gergo tecnico è chiamato il respiro del ponte. Insieme al progettista dell’opera, professor Mario Paolo Pietrangeli, sono poi state definite delle soglie di allarme, in funzione delle quali il sistema genera avvisi istantanei (avviso grafico ed acustico sulle piattaforme informatiche della sala operativa di Bologna e del Coordinatore Esercizio Infrastrutture e sms e/o mail ai responsabili dell’infrastruttura ferroviaria) in occasione del loro superamento.
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