“Evidentemente – puntualizza ancora il direttore Zaninelli – da parte del personale non è stato compreso fino in fondo il significato dell’iniziativa, anche per l’opera di disinformazione e di ingiustificato allarmismo di alcune frange sindacali. A differenza di quanto fatto in altre realtà dove la vendita a bordo è stata imposta, il nostro accordo contiene elementi di notevole apertura nei confronti del personale di guida, con significativi riconoscimenti economici per l’aggravio di lavoro, e con l’esclusione di responsabilità dell’autista nel caso in cui vengano trovati viaggiatori non in regola. E’ prevista anche la stipula di una specifica polizza assicurativa che copre i possibili rischi di furto o rapina ai danni dei conducenti”. “In ogni caso – conclude il direttore ATV – abbiamo ritenuto che l’avvio della vendita a bordo fosse un segnale ormai improrogabile, come elemento qualificante per il servizio di trasporto e come risposta concreta all’esigenza sempre più sentita da parte della gente, di contare su un controllo più efficace sulla regolarità di quanti viaggiano sugli autobus”.
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