Restano positivi anche tutti gli altri principali indicatori industriali. Sempre riferendosi alla media nazionale, sono state cancellate nel primo semestre l’1% delle corse programmate, e soltanto lo 0,4% per cause ascrivibili a Trenitalia Regionale. Erano state l’1,4% nel primo semestre 2015 e il 2,2% nel 2014. Rispetto a due anni fa si sono quindi più che dimezzate (-53,1%). Le avarie che hanno determinato lo stop delle corse sono diminuite del 29% rispetto al 2015 e del 41,5 % vs 2014, e si attestano oggi poco sopra lo 0,1% delle corse programmate.
Tutto questo in presenza di un aumento complessivo di corse che vale, in valori assoluti, 9687 treni circolati in più rispetto allo stesso periodo 2015, con una crescita dell’1%, e 29.737 treni in più rispetto al 2014, ossia, in termini percentuali, un +3,2%.In aumento anche i viaggiatori, che superano nell’intero periodo i 272milioni, con un incremento dell’1,8% rispetto al primo semestre 2015. Per quanto attiene la Regione Lazio,su cento treni regionali, 90,9 sono arrivati puntuali, al massimo entro cinque minuti dall’orario previsto. La percentuale sale al 93,3 nella fascia pendolari mattutina e si attesta al 89% in quella pomeridiana. Si conferma, anche nel Lazio, il trend positivo: un miglioramento della puntualità del 3,7% rispetto il 2015 e del 9% nel 2014. La puntualità nelle fasce pendolari – peak hours – cresce anche più vistosamente 8,9 punti percentuali vs 2014 quella della mattina e di 10,8 quella dei treni pomeridiani, sempre in confronto al 2014. Restano positivi anche tutti gli altri principali indicatori industriali. Sono state cancellate nel primo semestre l’1,8% delle corse programmate, e soltanto lo 0,6% per cause ascrivibili a Trenitalia Regionale Lazio. Erano state il 2,4% nel primo semestre 2015 e il 2,8% nel 2014. Rispetto a due anni sono quindi diminuite del 36,4%. Il confronto con gli altri paesi europei ci vede, per quanto riguarda la puntualità, poco sotto alle medie inglesi (92,1%) e pressoché allineati con la media nazionale francese (91,4%). I regionali di Trenitalia vantano invece una puntualità di gran lunga migliore dei treni locali di un’area rilevante come la Provenza e la Costa Azzurra (86,1%) o della Baviera (86,9%), dove il confronto è possibile al momento solo con l’ultimo semestre 2015. Di gran lunga migliore rispetto ai benchmark europei l’indice delle cancellazioni, dove l’1% di Trenitalia si confronta con l’1,8% della Francia e il 2,2 % del Regno Unito.
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