Sviluppo infrastrutturale e tecnologico del nodo di Roma, con l’avvio di interventi nel breve/medio periodo, per potenziare e migliorare il sistema ferroviario metropolitano e regionale. Un piano che prevede ulteriori investimenti nel medio/lungo periodo. E’ la prima fase attuativa del nuovo impulso alla cura del ferro a Roma decisa da Rete Ferroviaria Italiana e RomaCapitale. Il verbale d’intesa è stato firmato oggi nella sede dell’Assessorato alla Mobilità e ai Trasporti da Maurizio Gentile, AD di RFI, e da Guido Improta, Assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale. Dopo l’intesa raggiunta per la realizzazione della fermata FL 2 di Ponte di Nona, si sono create le premesse per stipulare un accordo operativo per programmare e definire, anche con la Regione Lazio, un nuovo modello di servizi nel nodo di Roma sono stati programmati interventi, alcuni già in corso, per l’upgrading tecnologico e il potenziamento delle stazioni, il completamento e la sistemazione dell’assetto urbanistico e viario dell’area di Tiburtina e la realizzazione di nuove infrastrutture per l’interscambio gomma/ferro. Investimento complessivo circa 300 milioni di euro, di cui quasi 185 già finanziati. “L’intesa sottoscritta oggi – ha sottolineato Maurizio Gentile – conferma la cura del ferro programmata e avviata da Rete Ferroviaria Italiana per realizzare, nel territorio di Roma, un’infrastruttura ferroviaria adeguata e funzionale alla crescente domanda di traffico da e per la Capitale. Insieme al rinnovato impulso, l’intesa sarà anche l’occasione per una sinergia sempre più stringente fra RFI e Roma Capitale sul tema, sia per la pianificazione degli interventi sia per il reperimento dei finanziamenti necessari”. “L’accordo con RFI – ha dichiarato Guido Improta – risponde all’esigenza di dar vita a nuove forme di collaborazione strategica tra gli attori coinvolti nel settore dei trasporti, al fine di garantire ai cittadini un potenziamento del trasporto pubblico a infrastrutture esistenti, così come previsto nel nuovo PGTU. L’attività di contrasto della mobilità privata, infatti, tenuto conto di un contesto socio-economico nel quale le risorse disponibili sono in calo e dell’esigenza di compatibilità ambientale, non può che essere ricercata nell’intermodalità e dunque nell’integrazione tra ferro e gomma”. A Roma Tiburtina saranno valorizzate le aree adiacenti la stazione (revisione e aggiornamento del Piano di assetto, nuove viabilità, riqualificazione urbanistica, parcheggi). Nel nodo di Roma, per incrementare la capacità di traffico, saranno potenziati i sistemi di gestione e controllo della circolazione ferroviaria e di distanziamento in sicurezza dei treni. Al Pigneto sarà realizzata la nuova fermata, per l’interscambio ferro/ferro con le linee FL 1, FL 3 e C della metropolitana. Nelle stazioni Ciampino e Roma Casilina saranno attivati i nuovi Apparati Centrali Computerizzati, per il controllo e la gestione della circolazione, che permetteranno l’eliminazione delle interferenze dei flussi di traffico metropolitani/regionali con quelli merci. Spazio anche alla chiusura dell’Anello ferroviario: dopo anni di rinvii ed attese saranno avviati gli approfondimenti per la riattivazione della prima fase funzionale fra Vigna Clara e Valle Aurelia (tratta utilizzato solo durante il periodo dei Mondiali di Calcio Italia ’90 e parzialmente durante i lavori di raddoppio della FL3 Roma – Cesano) con l’adeguamento dell’infrastruttura esistente. Infine sarà avviato lo studio di fattibilità per il potenziamento della stazione di Magliana funzionale, nel medio/lungo termine, per il nuovo stadio della AS Roma previsto nella zona dell’ex ippodromo di Tor di Valle. Un tavolo tecnico congiunto monitorerà lo stato di avanzamento delle attività e dei lavori ed elaborerà proposte tecniche per ulteriori interventi nel medio/lungo periodo.