«La Regione – sottolinea l’amministratore unico di Arst – ha già dimostrato di credere convintamente alla linea ferroviaria Sassari-Alghero, investendo ingenti risorse per l’acquisto di nuovi treni e programmando lavori per la prossima estate. Sicuramente il servizio si può migliorare, la linea si può elettrificare, i treni che la percorrono possono aumentare. Ma per fare questo serve una azione a medio-lungo termine. Non certo la chiusura di una tratta che serve 2000 utenti al giorno, in gran parte studenti e lavoratori, che non hanno mai corso alcun rischio per la loro sicurezza e che si vedono privati di un servizio pubblico fondamentale come quello del traspoto ferroviario».
La prossima mossa, fatta salva l’interlocuzione continua con l’assessore regionale ai Trasporti Carlo Careddu, è quella di un confronto allargato a sindaci, parlamentari, sindacati. «L’invito a tutti – sottolinea l’amministratore unico dell’Arst – è quello ad unirsi. Perché se gli standard verranno innalzati senza una concertazione altre linee nell’Isola potrebbero subire, senza motivo, la stessa sorte della Sassari-Alghero. E, quando una linea ferroviaria chiude, non è mai una buona notizia per la comunità».
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