“È un passaggio particolarmente significativo – ha commentato Santoro – che esprime la volontà regionale di tentare il recupero di un’importante infrastruttura ferroviaria”. “Lo studio – ha aggiunto – ci consentirà di disporre degli elementi utili alla valutazione delle azioni necessarie a riattivare la linea, a beneficio dello sviluppo turistico e produttivo dell’area.” “Inoltre – ha sottolineato – il piano conta sul valore aggiunto derivato dalla piena condivisione di intenti e di percorso tra Regione e territorio”.
Lo studio di fattibilità, che sarà redatto dalla FUC, dovrà essere ultimato entro 150 giorni dalla sottoscrizione del Protocollo d’intesa e riguarderà, oltre ad un’attività di analisi, la valutazione della possibile evoluzione dei servizi della linea ferroviaria Sacile-Gemona, il miglioramento della loro attrattività, in relazione allo sviluppo del territorio montano e del suo sistema turistico-produttivo, le attività necessarie al ripristino della linea, la valutazione delle concrete possibilità di gestione diretta della linea e dei servizi ferroviari da parte della stessa Società Ferrovie Udine Cividale.
Le risorse per realizzare lo studio di fattibilità ammontano a 40.000,00 euro che saranno messi a disposizione dalle due Comunità montane e dalla Fondazione CRUP, con un contributo di 10.000,00 euro ciascuna, e per la restante parte ricomprese nel trasferimento annuale della Regione alla Società FUC.
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