Città Metropolitana Firenze e Gruppo FS insieme per una più efficace prevenzione e gestione delle emergenze

E’ stata firmata oggi in Palazzo Medici Riccardi da IMG-20160221-WA0000Andrea Ceccarelli, Consigliere delegato alle Infrastrutture, e Franco Fiumara, Direttore Centrale Protezione Aziendale del Gruppo FS Italiane, il rinnovo della convenzione (sottoscritta nel 2010) tra Metrocittà e Ferrovie per l’assistenza ai viaggiatori in caso di criticità. Secondo quanto stabilito dall’intesa, la Città Metropolitana, tramite il Coordinamento Metropolitano del Volontariato, si impegna ad assicurare un capillare supporto al Gruppo FS, in termini di copertura territoriale nell’ assistenza ai viaggiatori in difficoltà per eventi calamitosi che possono interessare l’infrastruttura ferroviaria.
A seguito dell’accordo, ogni intervento di collaborazione sarà effettuato in sinergia con il personale del Gruppo FS preposto alla gestione della criticità/emergenza.  In particolare, gli interventi del sistema del volontariato consistono essenzialmente nella messa a disposizione e distribuzione di generi di prima necessità (ad esempio bottiglie d’acqua), presidio nelle stazioni ed attività informativa ai viaggiatori.
Nello specifico, la nuova convenzione prevede in collaborazione con le Associazioni di volontariato, lo stoccaggio di 5000 bottiglie di acqua fornite dal Gruppo FS, in 8 luoghi situati in prossimità delle linee ferroviarie: Olmatello, Figline Valdarno, Sesto Fiorentino, Signa, Empoli, Barberino Val d’Elsa/Certaldo, Pontassieve e Borgo San Lorenzo. Questo permetterà di ridurre i tempi di intervento per prestare assistenza ai viaggiatori.
Il Gruppo FS si impegna inoltre a garantire, la presenza di proprio personale nella Sala operativa di Protezione civile della Metrocittà integrata con la Prefettura di Firenze, in caso di eventi che interessino il territorio metropolitano. Con il nuovo piano generale di emergenza sulla linea ad alta velocità Firenze-Bologna, sono previsti specifici interventi da parte della Metrocittà che si vanno ad aggiungere a quelli già previsti dalla legge regionale 67/2003 in materia di protezione civile.

 

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