Museo di Pietrarsa: insolito e suggestivo palcoscenico per il concerto di Noa

La cantante Noa, da tempo regina di una musica senza più confini, Gil Dor, da sempre suo chitarrista e direttore musicale, il Solis String Quartet, stimato ed affermato quartetto d’archi napoletano che con i due collabora attivamente da più di dieci anni propongono, nell’insolita e suggestiva cornice del complesso museale porticese, “Noapolis – Note di pace”, un omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana.

Lo spettacolo – promosso e organizzato dall’amministrazione comunale della cittadina partenopea insieme con Ferrovie dello Stato Italiane e  Fondazione FS Italiane – andrà in scena il 3 gennaio alle ore 21, unendo le proprie suggestioni a quelle offerte dallo storico Museo. L’iniziativa verrà presentata nel corso di una conferenza stampa in programma sabato 3 gennaio alle 11.30 nella sala conferenze del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa (Traversa Pietrarsa) alla presenza di Noa, dei Solis String Quartet, del Sindaco di Portici, Nicola Marrone, del Presidente dell’Associazione “Sanitansamble” Onlus, Antonio Lucidi. A fare gli onori di casa, Luigi Cantamessa, Direttore della Fondazione FS che conferma, anche in questa circostanza, il proprio impegno in campo artistico e culturale.

Attraverso una raffinata ed originale rilettura negli arrangiamenti, “Noapolis” racconta una Napoli non oleografica, ma una città che è stata ed è al centro delle culture del mondo, nel cuore del Mediterraneo cui Noa dedica grande attenzione.

Il progetto artistico – curato dal Maestro Gerardo Morrone dei Solis – vuol lanciare Note di Pace, che nel corso della serata saranno suonate dai giovanissimi musicisti dell’Orchestra Giovanile “Sanitansamble” – nata nel rione Sanità di Napoli in un percorso di formazione orchestrale ispirato al “sistema Abreu” fondato in Venezuela dal Maestro José Antonio Abreu – diretta dal Maestro Paolo Acunzo.

L’artista internazionale, infatti, utilizza la musica come strumento di dialogo fra popoli in conflitto, dove le prime vittime inconsapevoli sono i bambini.

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