Roma...Bus
Storia,immagini e tecnica degli autobus (e del filobus) a Roma dagli anni '70 ad oggi
Approfondimenti,Tecnica e Curiosità
Le "interurbane" dell'ATAC: il gruppo 18xx
Per alcuni anni sul 650 era davvero possibile trovare di tutto, tra cui anche gli Iveco 370 noleggiati dall'APM di Perugia. Nella foto vediamo la 1830 in P.za San Giovanni in Laterano. |
Nella storia dell’ATAC è esistito un gruppo di vetture che si
distingueva da tutti gli altri per essere un vero e proprio gruppo “jolly” dove
, nel corso degli anni, sono confluite vetture di diverso tipo la cui unica
caratteristica comune era quella di essere vetture di tipo extraurbano. Il
gruppo in realtà nasce negli anni ’30, più precisamente nel 1935 quando entrano
in servizio i Lancia Omicron C, 25 vetture urbane(1801 - 1849 solo numeri
dispari)con carrozzeria Carminati&Toselli e predisposte, secondo le necessità
dell’epoca, per l’alimentazione a “Gassogeno” . Tali vetture, trasformate nel
dopoguerra per la normale alimentazione a gasolio, restarono in servizio fino
alla fine degli anni ’50, quando, con la loro definitiva radiazione, cessò di
esistere il gruppo 18xx.
Negli anni ’60 l’ ATAC si trovò nella necessità di sostituire gli ormai anziani
autobus articolati OM Superorione e gli altrettanti anziani Lancia Esatau in
servizio sull’autolinea extraurbana Roma – Tivoli, erede della vecchia tranvia a
vapore e gestita dall’ATAC sin dagli anni ‘30. A tale scopo acquistò 16 vetture
con motore e telaio Alfa Romeo e carrozzeria Menarini,e 33 vetture,con motore e
telaio FIAT e carrozzeria Pistoiesi. Invece di immatricolare,come da prassi, le
vetture in due gruppi differenti, ATAC,per la prima volta, decise di
immatricolare le vetture in un unico gruppo, “riesumando” il gruppo 18xx: come
1801 – 1816 vennero immatricolati gli Alfa Romeo 1000/Menarini mentre come 1817
– 1849 i Fiat 306 / Pistoiesi. Le motivazioni di questa insolita scelta vanno
ricercate probabilmente nella volontà e nella necessità di identificare in un
unico gruppo (da 1800 a 1899) tutti i veicoli con allestimento interurbano e
turistico per distinguerli dalle vetture normalmente impiegate per il servizio
urbano. Nel 1975 assistiamo ad un’espansione del gruppo delle “18” con l’arrivo
di ulteriori 12 vetture extraurbane, realizzate sempre con motore Fiat e telaio
Fiat 306, uno dei più diffusi ed affidabili all’epoca per i mezzi extraurbani.
Queste vetture vennero carrozzate dalla Macchi che le verniciò in due toni di
azzurro,colore già all’epoca non più in vigore come livrea per i mezzi
extraurbani, per i quali era stato stabilito l'azzurro a tinta unica. Altra
caratteristica di queste vetture fu l’avere un’ arredamento interno piuttosto
spartano anche per l’epoca, tanto da renderle sin da subito poco gradite
all’utenza. Immatricolate come 1850 – 1861 verranno immesse in servizio sulla
Roma – Tivoli,linea che però, l’anno successivo, nell’ambito del processo di
riorganizzazione del trasporto pubblico regionale,verrà ceduta alla neonata
ACoTraL che in cambio cedette ad ATAC tutte le linee urbane un tempo gestite
dalla STEFER. Oltre all’autolinea Roma – Tivoli l’ACoTraL ricevette anche 49
vetture extraurbane, ovvero i 16 Alfa Romeo 1000 e i 33 Fiat 306 cedendo ad ATAC
165 vetture urbane ex STEFER. Il gruppo delle 18 restò così composto dai soli 12
Fiat 306 Macchi, che, non più utilizzati per servizio extraurbano, verranno
utilizzati saltuariamente su linee ultraperiferiche, come lo 077 (V.le America -
Trigoria), lo 079 (Stazione Lido Centro – Cimitero Flaminio), il 218 (San
Giovanni - Divino Amore) , servizi turistici (il 110) o per servizi da noleggio. Il gruppo tornò ad espandersi nel 1997, con un nuovo scambio
di vetture tra ATAC e CoTraL che, in cambio di 2 Inbus U210 Siccar (1261 e
1262), cedette 3 Iveco 370, di cui uno con carrozzeria Portesi, e 3 Iveco 315,
di cui uno carrozzato Menarini. Si trattava sempre di vetture interurbane,
relativamente nuove, rispettivamente da 12 metri, 10,5 e 7,5 metri, che,
ovviamente, vennero incluse nel gruppo delle 18, con numerazione progressiva,
andando ad occupare gli spazi rimasti vuoti dopo le cessioni di veicoli avvenute
nel 1976: 1801 e 1802 divennero gli Iveco 370, come 1805 venne immatricolato l’Iveco
370.10.24 Portesi, gli 315 vennnero immatricolati come 1811 – 1812, ed infine l’Iveco
315 Menarini venne immatricolato come 1818.
Ad esse si aggiunsero poco tempo dopo altri 6 bus extraurbani, sempre Iveco 370
provenienti dall’APM di Perugia ed immatricolati come 1830 – 1835. Queste
vetture vennero impiegate principalmente come sussidi e come linee scolastiche,
trovando anche saltuario utilizzo su linee ordinarie come il 650 o l’80N. Nel
1997 il gruppo si espanse ancora: sempre allo scopo di potenziare il servizio
scuolabus l’ATAC acquistò, tramite la ditta Basco di Olgiate Comasco, 14 vetture
interurbane da 9 metri: si trattava dei MAN NM 152 provenienti dalla Germania ed
immatricolati come 1871 – 1884 . Sempre nello stesso anno si decise di
migliorare il servizio turistico della linea 110, pensionando i Fiat 306 Macchi
e sostituendoli con autobus Gran Turismo, certamente più adatti ad un servizio
dedicato di turisti. La scelta cadde su uno dei modelli più diffusi e collaudati
dell’epoca, l’Iveco 380.12.38 Euroclass HD carrozzato Orlandi. Le 8 vetture
giunte a Roma verranno immatricolate come 1863 – 1870 e subito decorate con
un’apposita ed inconfondibile livrea ad hoc che pubblicizzava il servizio
turistico a cui erano destinate. Con queste vetture la linea 110 potette uscire
dal limbo in cui era stata fino a quel momento ed iniziò a diventare uno dei
servizi d’eccellenza di ATAC, sempre più apprezzata dai turisti che, comodamente
a bordo di bus GT, possono ammirare Roma.
La 1815 (Iveco Cacciamali Thesi) qui fotografata nei pressi della Rimessa Trambus Collatina, si presenta in questa insolita livrea verde, eredità del periodo in cui prestava servizio sull'Archeobus |
L’anno successivo il gruppo si espande: sempre allo scopo di
migliorare e potenziare il servizio scuolabus l’ATAC acquistò,tramite la Basco
di Olgiate Comasco, ulteriori 14 vetture interurbane da 12 metri modello SETRA S
215 provenienti dalla Francia ed immatricolati come 1886 – 1899. L’arrivo di
queste vetture rese possibile il definitivo accantonamento e la successiva
demolizione dei Fiat 306 Macchi, rimpianti dagli appassionati ma sicuramente non
dall’utenza. A questo punto il gruppo delle 18 è composto da 48 vetture di 7
modelli differenti: un vero record di eterogeneità, destinato ad aumentare
l’anno successivo, quando ATAC proseguì con l’acquisto di nuove vetture
extraurbane, di varie lunghezze. Arrivarono così a Roma gli Iveco A 59 E12
Cacciamali Thesi, vetture da 6 metri immatricolate come 1815 – 1820, gli
Autodromo MAN SITCAR da 10,5 metri (1803 – 1810), i CAM MAN Regional 2000 (1821
– 1838) da 12 metri e, sul fronte del Gran Turismo, visto il successo della
linea 110, 2 Neoplan N.122 (1840 – 1841) , che segnarono il ritorno a Roma dei
bus a 2 piani. Con l’arrivo di tutte queste vetture furono restituiti al CoTraL
l’Iveco 370 Portesi (1805), i 3 Iveco 315 (1811 -1812 e 1818) ed all’APM di
Perugia i 6 Iveco 370 (1830 – 1835), mentre la 1801 e la 1802 verranno cedute
alla ditta SAIS che aveva vinto l’appalto per la gestione della rete notturna
romana. Alle soglie del 2000 il gruppo fu composto di ben 80 vetture, di 8
modelli differenti, che troveranno impiego,oltre che per il servizio scuolabus
anche per servizi di linea, in particolare su percorsi periferici come
022,032,038, 077,079, 218, 235, con risultati non sempre soddisfacenti,viste
anche le caratteristiche delle vetture. In particolare i SETRA vennero relegati
quasi esclusivamente alla linea C (l’attuale C2) ed al servizio notturno sulla
linea 80N Piramide – Lido di Ostia ,dove ben presto sostituirono i 2 Iveco 370
ex CoTraL. Poco soddisfacenti anche gli sporadici servizi di linea dei MAN
NM152, provati, con alterne fortune, sullo 051, sul 774 ed anche sull’892
L’esternalizzazione di molte linee periferiche e i non soddisfacenti risultati
ottenuti durante il normale servizio di linee rese sempre più sporadico
l’impiego delle varie 18 per servizi di linea, mentre s’intensificarono, oltre
che i servizi scolastici, anche servizi navetta ad hoc, come le due linee
“Unibus” per l’Università di Roma 3. Per gestire questi servizi gran parte delle
vetture (SETRA esclusi) furono concentrate nella rimessa Tuscolana, che,
sporadicamente, utilizzò i MAN Regional in servizio sul 650. Le ultime
espansioni del gruppo avvennero nel 2003, con l’arrivo dei Volvo B7TL Ayats
Bravocity,sempre per l’esercizio della linea turistica 110. Si trattò di una
vera novità a Roma in quanto, per la prima volta, furono utilizzati bus
scoperti. Le 8 vetture, immatricolate 1842 – 1849 resteranno però ben poco in
ambito ATAC/Trambus: con la costituzione della società Trambus Open, nata da una
partnership tra Trambus SpA e Les Cars Rouges, leader a Parigi nella gestione
dei servizi turistici con vetture scoperte la linea 110 diventò 110 Open ed
insieme con i nuovi Volvo venne gestita dalla nuova società che
successivamente,visto il grande successo avuto dalle nuove vetture, immetterà
ulteriori bus a due piani scoperti. Il successo del 110 Open portò alla
creazione di una seconda linea turistica, denominata Archeobus, in
collaborazione con il Parco dell’Appia Antica. Per i primi tempi si alterneranno
su questa linea, oltre ai 2 Mercedes Sprinter NewCar GT (4081 e 4082) anche la
vettura 1815, ridipinta per l’occasione in una nuova ed appariscente livrea
verde e la 1883, resa anche essa verde mediante pellicolatura. Il 2004 portò
l’ultimo arrivo nella grande famiglia delle 18: Trambus decise di far allestire
un bus GT per trasporto disabili. Si trattava della 1851 DAF Sb4000 Dallavia
Palladio TH, unico nel suo genere in Italia. Sempre nel 2004 si registrò la
definitiva radiazione dei 2 Iveco 370 ex CoTraL, già ceduti alla SAIS per lo
svolgimento del servizio notturno. Il gruppo si stabilizzò così con una
consistenza di 79 vetture. Gli ultimi impieghi regolari in servizio di linea per
questi gruppi di vetture risalgono al 2006, quando oltre che sull’80N era
possibile vedere i SETRA, ceduti al consorzio Tevere TPL, prestare servizio, nei
giorni festivi, sulle linee MA1 ed MA2 sostitutive della metropolitana,mentre i
MAN UL 313 erano impiegati sulle navette dell'Università di Roma 3. Trasferta
bolognese invece per tre Euroclass HD che vennero noleggiati alla locale azienda
di trasporto per realizzare un collegamento turistico come già avveniva a Roma
per la linea 110.
Potenza del cinema: la 1882 tabellata "Fiumicino" per le riprese del film Notturno Bus |
Ribalta cinematografica nel 2007 per i MAN NM 152
impiegati nel film “Notturno Bus” di Davide Marengo con Valerio Mastrandrea e
Giovanna Mezzogiorno. Per le riprese del film vennero utilizzati ben 7 autobus
MAN NM 152 ceduti dalla Trambus alla produzione. Alcune vetture verranno poi,al
termine delle riprese, regalate definitivamente alla produzione. Per la prima
volta nella storia del cinema si assiste ad un inseguimento tra autobus,e forse,
si può ben dire, che i MAN NM 152 abbiano trovato più utilizzo per esigenze
cinematografiche che per esigenze di trasporto
Attualmente nessuna vettura del variegato gruppo delle 18 svolge regolare
servizio di linea restando relegate ai servizi di scuolabus, dove vengono usati
in prevalenza i CAM MAN Regional 2000 o di noleggio,come per la 1838 che fino ai
primi mesi del 2008 ha effettuato un servizio navetta per il mercato di
Cinecittà Est, mentre sia i STERA che i MAN NM 152 sono di fatto accantonati e
radiati, salvo una vettura ceduta alla società RossiBus che la utilizza per il
servizio urbano di Fiumicino.. Sempre per il servizio di noleggio sono disponibili le
seguenti vetture, oltre alla 1838, 1803, 1836, 1851, 1863, 1864, 1865, 1866,
1870
Tutte le vetture del gruppo sono attualmente divise tra le rimesse di
Grottarossa e Collatina, ed è facile incontrale in giro per la città negli orari
di entrata ed uscita dalle scuole. Sebbene possa apparire uno spreco distogliere
delle vetture dai normali servizi di linea per utilizzarle solo due/quattro
volte al giorno come scuolabus c’è da notare che, essendo vetture extraurbane,
sono ben poche le linee dove potrebbero trovare un regolare impiego, senza
dimenticare la scarsa capienza di alcune vetture corte. Così, il gruppo
delle 18 resta un gruppo sconosciuto ai più, relegato a servizi di nicchia ma
non per questo secondari. Attualmente Trambus SpA gestisce il servizio
scolastico degli alunni della scuola materna e dell’obbligo per conto del Comune
di Roma e dei Municipi. Dei 315 collegamenti scolastici ,28 sono gestiti in
forma diretta da Trambus utilizzando 12 vetture proprio del gruppo delle 18. A
far uscire il gruppo dal "limbo" in cui era confinato ci pensa nell'estate del 2008 il nuovo Centro
Commerciale Euroma 2 aperto sulla Via Cristoforo Colombo. Per favorire gli
spostamenti della clientela la direzione del Centro Commerciale affitta dalla
Trambus quasi tutto il lotto delle 18 per istituire una linea da P.le
dell'Agricoltura al Centro Commerciale. Pellicolate quasi tutte le vetture in
livrea pubblicitaria hanno trovato un quotidiano impiego gli Euroclass HD,i MAN
Regional ed i CAM SITCar. Il servizio ha avuto sin da subito un buon
riscontro di pubblico, tanto da lasciare ben sperare su un suo futuro
mantenimento.
La 1863 ripresa in servizio navetta per il centro Commerciale Euroma 2 |