Dopo la breve nevicata del 31 dicembre che ha messo in crisi le linee ferroviarie dell’Abruzzo e portato alla chiusura della Ferrovia Roccasecca – Avezzano, fioccano, copiose le polemiche. Infatti, la chiusura della linea, decisa direttamente da RFI in base al loro piano neve e la gestione carente dell’informazione all’utenza hanno sollevato più di qualche dubbio, specie in considerazione della non abbondante nevicata. Come sottolinea il Comitato Salviamo la Ferrovia Avezzano Roccasecca “la sospensione sin da subito ed anche agli stessi addetti ai lavori è apparsa contraria ad ogni logica: i treni infatti non sono soggetti ai rischi di uscita fuori strada dei mezzi su gomma e sono i più indicati a garantire il servizio pubblico di trasporto in caso di nevicate non ingenti. Ed infatti, Trenitalia non ha neanche potuto istituire i bus sostitutivi, come imposto dal Gestore della Rete RFI, a causa della presenza del ghiaccio sulle strade che, di fatto, non consentiva la circolazione in sicurezza degli automezzi sostitutivi. Il risultato è apparso subito evidente: chi, non disponendo di mezzi privati adatti, avrebbe voluto muoversi con i mezzi pubblici è stato impossibilitato a farlo. Inoltre, prosegue il Comitato, nel resto della regione Abruzzo, come nel vicino Molise (colpite da nevicate ben più copiose) la circolazione ferroviaria è stata ridotta ma non sospesa ed il personale è stato impiegato per ridurre al minimo le conseguenze dannose. Sarebbe perciò bastato un minimo di buon senso per evitare questa incresciosa situazione e, a monte, per prevedere un piano di emergenza neve nel quale a circolare sia il mezzo meno soggetto ai rischi dei fenomeni nevosi, ovvero il treno”. Dello stesso parere del Comitato anche il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti per il quale “la pretesa di RFI di sostituire in caso di neve i treni con degli autobus è quantomeno bizzarra e non trova alcun riscontro in altre realtà europee dove le nevicate raggiungono livelli ben maggiori di quelli visti lo scorso 31 dicembre. Ancora una volta, prosegue il CeSMoT, invece di intervenire preventivamente per risolvere le criticità, RFI sceglie la via più semplice, ovvero quella di sospendere il servizio. Ben più grave è il comportamento di Trenitalia che non ha ritenuto opportuno informare l’utenza attraverso un comunicato stampa, limitandosi ad una generica risposta su twitter solo dopo un ns sollecito. Ma la cosa più paradossale, conclude il CeSMoT, è stato apprendere dai social network che mentre la Roccasecca – Avezzano era chiusa per neve e l’utenza lasciata in balia degli eventi, che lo spazzaneve S244.001 assegnato al DL di Sulmona era impegnato a sgomberare dalla neve la linea Sulmona – Carpinone, che non vede da oltre due anni la circolazione di treni ordinari”