Proseguono a pieno ritmo i lavori per la completa riapertura della ferrovia della Val Pusteria. Vi sono comunque ancora dei problemi all’altezza di Valdaora dove in novembre a causa di una frana è crollato un intero pendio. In merito allo stato di avanzamento dei lavori l’assessore Daniel Alfreider ha informato il 14 gennaio anche i collaboratori del Ministero delle infrastrutture. In quell’occasione l’assessore ha ricordato inoltre quanto è stato fatto sinora per ripristinare il traffico ferroviario. Prima di Natale i responsabili della mobilità provinciale sono riusciti a riattivare il transito nonostante la frana verificatasi a Rio Pusteria, la caduta massi a Vandoies e gli smottamenti a San Lorenzo, Brunico e Perca. Dal 1° gennaio la ferrovia è operativa, con cadenza ogni 30 minuti, tra Fortezza e Brunico. Sino a Valdaora i treni viaggiano invece con cadenza oraria. “I lavori proseguono senza sosta – ribadisce Alfreider – insieme ai tecnici, RFI e tutte le parti coinvolte stiamo cercando di attivare la circolazione ferroviaria il più presto possibile sino a San Candido”. “Il ripristino della cadenza ogni 30 minuti tra Brunico e Valdaora sarà possibile a partire dall’inizio di febbraio – aggiunge il presidente di STA (Strutture Trasporto Alto Adige) Martin Ausserdorfer – a causa del fatto che attualmente tre vagoni ferroviari sono bloccati a San Candido e non abbiamo a disposizione sufficiente materiale rotabile per effettuare un servizio affidabile”. Le ferrovie austriache hanno annunciato che dal 1° febbraio sarà riparto il tratto ferroviario San Candido – Lienz. In questo modo vi è quindi la possibilità che il materiale rotabile attualmente bloccato a San Candido possa tornare, attraverso Lienz e Tarvisio o i Tauri, sino in Alto Adige. Qui i treni dovranno in primo luogo essere sottoposti a manutenzione ed inoltre RFI (Rete Ferroviaria Italiana) dovrà ottenere il permesso per il ripristino della cadenza del collegamento ferroviario ogni mezz’ora. Al momento è ancora aperto un grande cantiere a Valdaora per la riapertura definitiva della linea. In questa località, in corrispondenza con la curva della linea, è franato un intero pendio. “Grazie alle tecnologie all’avanguardia adottate da tutte le imprese coinvolte, come ad esempio il sistema Herdox dotato di una struttura in acciaio piramidale e flessibile, si è potuto ricostruire e stabilizzare in breve tempo il pendio”, afferma Alfreider. Questi lavori sono stati effettuati dall’impresa di costruzioni Wieser OHG. Per ragioni di sicurezza RFI ha deciso di costruire un ponte in questo tratto della linea. Un problema è attualmente rappresentato dalle temperature piuttosto rigide e per questa ragione RFI, prima di Natale, ha deciso di far costruire un ponte prefabbricato la cui realizzazione richiede tempo. Per iniziativa della Provincia attualmente sono in fase di sistemazione dei micropali per le fondazioni per stabilizzare la struttura. In loco verranno quindi collocati per il momento singole parti prefabbricate in grado di stabilizzare il piano dei binari e di consentire la riapertura della linea ferroviaria. Nel corso dell’anno queste parti verranno quindi sostituite, mediante lavori di manutenzione notturna, con il ponte prefabbricato vero e proprio. Attualmente i lavori vengono svolti esclusivamente dalle imprese incaricate a parte di RFI. “È stato fatto tutto il possibile per accelerare l’avvio della produzione del ponte – ribadisce Alfreider – il nostro obiettivo prioritario è quello di aprire completamente il transito ferroviario lungo la Val Pusteria per i Mondiali di biathlon che si disputeranno ad Anterselva. Il traguardo, ambizioso ma non semplice, potrà essere raggiunto se tutte le opere potranno essere realizzate senza intoppi ed in maniera coordinata”. Indipendentemente da ciò i treni nella parte risanata della ferrovia, in base alle norme stabilite dal gestore della rete, dovranno circolare a velocità ridotta. I responsabili della mobilità informano, infine, che tra breve riprenderanno i lavori alla parete di protezione a Vandoies che verrà ulteriormente alzata e rinforzata per garantire, nel lungo periodo, la messa in sicurezza della linea ferroviaria.