“Una stazione bellissima, una bella realizzazione per Macerata e l’Università, un tassello di un investimento più ampio per rafforzare la Civitanova Albacina con l’elettrificazione della linea e 110 milioni di investimenti”, ha sottolineato il presidente Ceriscioli, parlando di un “segno importante per la città e di uno snodo ancor più importante di un progetto complessivo”. Ha ribadito che “siamo di fronte a un contesto di investimenti sulle linee ferroviarie e sui treni all’insegna di una qualità straordinaria. La stazione inaugurata, prima in Italia a denominarsi Università, si colloca all’interno di un progetto più ampio e articolato, che punta a elettrificare la rete ferroviaria marchigiana, al rinnovo (entro il 2025) dei 25 treni regionali, all’eliminazione dei passaggi a livello con i sottopassi, a promuovere la mobilità dolce intermodale treno e bicicletta”.
L’assessore Sciapichetti ha parlato di “una realizzazione importante che la città chiedeva da un decennio. La Regione ha creato le condizioni e finanziato il progetto per tramutare un sogno in realtà”. Ha ribadito che, quelli trascorsi, sono stati “cinque anni proficui di lavoro. La prossima tappa sarà rappresentata dalla realizzazione della stazione a servizio del Campus scolastico di Tolentino. Un investimento fortemente voluto dal Comune, già finanziato dalla Regione perché strategico per la ricostruzione della città e il rafforzamento dei suoi servizi”. Il sindaco Carancini ha ringraziato la Regione che ha creduto e investito in questo progetto, l’Università che ha spinto per la sua concretizzazione, le ferrovie per la disponibilità ad accogliere le esigenze del territorio: “Abbiamo assistito a una fusione istituzionale che ha evidenziato come la nostra sia una vera comunità di intenti condivisi e di coesione sociale”.
Il rettore Adornato ha parlato di “una giornata che apre al futuro. I treni sono dei segni: dove arrivano, arrivano il dinamismo e gli scambi culturali. Qui attorno ruota una comunità universitaria di cinquemila persone che potrà disporre di un servizio adeguato alle esigenze espresse”.
L’intervento è stato realizzato nell’ambito dei lavori di elettrificazione della linea Civitanova Marche – Albacina, che prevedono anche opere di ampliamento e ammodernamento delle stazioni presenti lungo il percorso. Quella di “Macerata Università” è invece una nuova fermata, predisposta al Km 25+470 di Vallebona. È stata chiesta dall’Università degli Studi e dalla Regione Marche a Rfi (Rete ferroviaria italiana) già nel 2015, concretizzata poi con un accordo di programma tra Rfi, Comune, Università e Regione che ha definito “strategico” l’investimento, finanziandolo con 1,35 milioni di euro (Piano investimenti 2019-2021). Altri 300 mila euro sono stati resi disponibili da Rfi. L’opera realizzata accrescere i livelli di accessibilità dell’Università, innescando – come è stato evidenziato nel corso della cerimonia – “un significativo spostamento dal trasporto individuale a quello collettivo, con effetti benefici sulla congestione stradale (in particolare lungo la Statale 77 Val di Chienti), sull’inquinamento atmosferico, sulla sicurezza della circolazione e, quindi, sulla qualità di vita della popolazione”. La nuova fermata dispone di un ampio parcheggio; una scalinata e una rampa per il raggiungimento della fermata dall’esterno; un nuovo marciapiede di lunghezza 150m, H25, dotato di pensilina e percorsi tattili; biglietterie self service; impianto d’illuminazione a led; sistemi di videosorveglianza; informazione audio al pubblico; arredo e accessori dedicati.
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