È stato inaugurato ieri il collegamento degli impianti di Servola e Aquilinia alle linee verso Venezia e Tarvisio. Dismessi negli anni Novanta, i due scali vengono riconnessi tramite una bretella ferroviaria di circa un chilometro, fra l’ex Bivio San Giacomo e l’ex Bivio Canteri. In pratica i treni in partenza da Servola potranno immettersi direttamente sulla linea di Cintura di Trieste, senza dover effettuare manovre intermedie a Campo Marzio. Gli interventi, eseguiti nell’arco di due anni circa, hanno riguardato l’adeguamento e il potenziamento dei settori armamento, opere civili, trazione elettrica, impianti di sicurezza, segnalamento e telecomunicazioni. Circa 11mila le ore/uomo impiegate fra personale di RFI e ditte appaltate. Investimento complessivo 7,5 milioni di euro. I piazzali di Aquilinia e Servola, attivati tra gli anni Trenta e Sessanta del secolo scorso per consentire lo sviluppo industriale dell’area giuliana, assumono oggi una nuova funzionalità al servizio del Porto. Nelle aree dell’ex raffineria Aquila e dell’ex ferriera di Servola, è infatti prevista l’estensione dell’ambito portuale, iniziata già con l’attivazione nel marzo di quest’anno della nuova Piattaforma Logistica. Un altro tassello si aggiunge così al riassetto complessivo della stazione di Trieste Campo Marzio, che al termine degli interventi previsti (investimento 112 milioni di euro), che comprenderanno anche l’attivazione del modulo merci da 750 metri, continuerà a essere, con le attuali stime di crescita, il primo scalo merci italiano per numero di treni. L’obiettivo di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS italiane) – in linea con quanto previsto dalla politica nazionale ed europea dei trasporti – è rendere il trasporto merci via ferrovia sempre più competitivo e ambientalmente sostenibile, favorendo le attività degli operatori della logistica che si avvalgono del treno.