A nome del governo della Repubblica del Kosovo, il viceministro dell’assetto territoriale e delle infrastrutture Hysen Durmishi si è felicitato per l’avvio della seconda fase del rinnovamento ferroviario confermando l’impegno del governo a sostenere il ripristino delle linee attuali e a vagliare l’apertura di nuovi corridoi verso l’Albania attraverso il corridoio Pristina – Durazzo.
“La conferma a GCF del secondo lotto – ha sottolineato nel suo saluto di ringraziamento Edoardo Rossi, presidente della Generale Costruzioni Ferroviarie – ci gratifica ma, soprattutto, ci sprona ad assicurare il massimo impegno produttivo. Siamo davvero orgogliosi e fieri che il nostro lavoro e la nostra esperienza possa essere un elemento ed un contributo su cui poggia lo sviluppo e la crescita complessiva di questa regione secondo gli standard europei”.
Rail Route 10 è un progetto finanziato dalla BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), dalla BEI (Banca Europea degli investimenti), e dalla Commissione Europea attraverso il WBIF (The Western Balkans Investment Framework.
Prevede per il Kosovo la sostanziale ricostruzione dei 148 chilometri di ferrovia che attraversano da Nord a Sud l’intero Paese, nel rispetto dei requisiti delle norme tecniche di interoperabilità e delle norme europee per migliorare la sicurezza del traffico ferroviario, con l’obiettivo di migliorare le condizioni per i passeggeri, accrescere la velocità di marcia dei treni e il numero di treni al giorno e, infine, per sostenere lo sviluppo dell’economia del Paese e dell’intera area balcanica.
Dal febbraio 2019 GCF lavora alla realizzazione del primo lotto di lavori – ormai realizzati per oltre il 60% – che per un importo di 78 milioni di euro prevede il rifacimento della tratta di 67 chilometri compresa tra Fushë Kosovë e Hani i Elezit, verso il confine macedone.
Il lotto 2, finanziato con 48 milioni di euro, prevede il rifacimento integrale, in 15 mesi, della tratta compresa tra Fushë Kosovë e Mitrovice: 34,4 km di linea ferroviaria principale e 9,1 km di binario e scambi nelle stazioni, oltre che 18 km di rete stradale parallela e trasversale alla linea (strade di servizio o interessate dai 32 passaggi a livello attuali).
Completerà l’opera il terzo lotto con i 46 chilometri compresi tra Mitrovice e Lesak, a Nord, sul confine con la Serbia.
I lavori previsti dal lotto 2
“In attesa di poter avviare il cantiere – spiega il Construction Manager ing. Michele Blardi – si sta già provvedendo a calendarizzare con cura l’esecuzione dei lavori previsti per portare su standard europei anche la nuova tratta”.
Lavori che, come previsto dal progetto approvato da Infrakos, in 15 mesi dovranno non solo consegnare, completamente ricostruiti, 34,4 km di linea ferroviaria principale e 9,1 km di binario e scambi nelle stazioni, ma provvedere al ripristino di circa 18 km di rete stradale parallela e trasversale alla linea (strade di servizio o interessate dai 32 passaggi a livello attuali).
“Un lavoro importante – sottolinea l’ing. Blardi – riguarda i 16 ponti esistenti – molti in acciaio, alcuni in muratura libera – che dovranno essere resi conformi agli standard di interoperabilità e rispondenti ai requisiti degli Eurocodici e della STI: alcuni tramite adeguate misure di rinforzo, altri, la maggior parte, tramite demolizione e ricostruzione. Analogamente lungo il tracciato dovranno essere realizzate innumerevoli opere idrauliche oltre a 52 canali sotterranei”.
Un impegno specifico di “riabilitazione” riguarderà le 5 stazioni (Mitrovice, Vushtri, Druar, Prelluzhe, Obiliq-Kastriota) e le 5 fermate (Frasher, Pantine, Vernice, Mihaliq, Plemetin) presenti lungo il segmento ferroviario dove, oltre agli interventi di ristrutturazione degli edifici stessi, dovranno essere ricostruite o realizzate ex novo ben 16 banchine passeggeri, di lunghezza dai 150 ai 200 metri, dotate di tettuccio e panche, rampe e scale di accesso, passaggi a livello, piattaforme di carico, sottopassi, aree destinate ai passeggeri (biglietterie, WC, aree di attesa) e aree-alloggio per il personale. Con un occhio di riguardo per la stazione principale di Fushe Kosove dove gli interventi di ristrutturazione – sia interna che esterna – riguarderanno non solo l’edificio della stazione (dotato di sala conferenze e auditorium), ma anche, con interventi di varia natura, gli adiacenti edifici tecnico e amministrativo.
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