– avvio automatico del servizio
– rilevazione continua della posizione dei treni;
– controllo della direzione di marcia, della velocità e della distanza dei treni;
– regolazione del traffico in base al programma d’esercizio
– visualizzazione della circolazione e dello stato di tutto il sistema.
Il driverless si basa su un sistema innovativo chiamato ATC (Automatic Train Control) – fornito da Ansaldo STS – e su una profonda integrazione sistemistica fra tutti gli impianti della linea metropolitana (sempre effettuata da Ansaldo).
L’ATC, cuore del sistema, è un classico frutto dell’evoluzione tecnologica. Il sistema di marcia automatica dei treni, infatti, è composto da tre sotto-sistemi già sperimentati da tempo singolarmente nelle ferrovie e nelle metropolitane:
La grande novità è proprio nel sistema di automazione, che utilizza le tecnologie di questi tre sistemi in modo sinergico e permette sia di avere una flessibilità di esercizio, consentendo un pronto incremento della frequenza dei treni quando lo richiede l’incremento della domanda nelle ore di punta, regolando il traffico sulla base del programma di esercizio. In virtù di questo sistema, lungo la linea non è presente il classico segnalamento luminoso ma semplicemente dei cartelli che indicano il nome del Circuito di Binario, chiamati wayside marker, mentre dei led luminosi indicano la posizione dei deviatoi. È sempre possibile, in caso di necessità, la guida manuale dei convogli da parte del personale addetto, attraverso il banco di guida, normalmente chiuso, ubicato nei salottini di estremità della carrozze. La presenza delle porte di banchina nelle stazioni consente invece una separazione netta fra marciapiede e rotaie, impedendo la caduta di persone o di oggetti sui binari. In caso di emergenza, le porte evitano l’ingresso di fumi nelle stazioni in modo da rendere più sicuro l’evacuazione dei passeggeri A differenza delle altre città (Copenaghen, Brescia, Milano, Riyad, Salonicco e Taipei) dove Ansaldobreda ha realizzato sistemi di metropolitana simili alla Metro C romana, i convogli, costruiti nello stabilimento di Reggio Calabria, non sono però alimentati alla tensione di 750 V CC mediante terza rotaia ma a 1500 V CC attraverso un nuovo sistema di catenaria rigida. E sono dotati di 6 casse, con 204 posti a sedere, per una capacità di 1200 passeggeri per convoglio. La prima fornitura ha riguardato un lotto di 13 treni, su 30 previsti.
Le 15 stazioni della Linea C sono dotate di porte automatiche di banchina che permettono – ai fini della sicurezza – una separazione netta fra le banchine e la zona binari e si aprono solo all’arrivo dei treni in contemporanea con l’apertura delle porte dei convogli. La Centrale Operativa, situata presso il deposito di Graniti, vigila costantemente sulla sicurezza dei passeggeri tramite sistemi di videosorveglianza (2 telecamere in ogni vagone) ed è in grado di comunicare con i passeggeri grazie ai sistemi di comunicazione audio-video a bordo dei treni e nelle stazioni. In questa prima fase l’orario di servizio sarà limitato alla fascia 5.30 – 18.30 al fine di permettere l’avanzamento dei lavori nella tratta Parco di Centocelle – Lodi. Inoltre, sempre per questo motivo, la tratta Alessandrino – Parco di Centocelle viene gestita a binario unico.
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