Le origini del trasporto tranviario a Roma (1877-1900)

Il primo servizio pubblico urbano in esercizio a Roma, risulta essere stato quello della linea di omnibus a cavalli che collegava P.za Venezia con la Basilica di San Paolo, attivato nel giugno del 1845. L’iniziativa fu molto apprezzata dalla popolazione, e ben presto altre linee con omnibus a trazione animale si diffusero nel resto della città. Dovevano però passare 22 anni per vedere una prima linea di trasporto su rotaie a Roma, anche se ancora a trazione animale. Il 2 Agosto 1877, la Società Anonima delle Tramvie e Ferrovie Economiche, aprì all’esercizio una linea che collegava Porta del Popolo con Ponte Milvio. Sempre la stessa società, il 1° Luglio 1879 iniziò l’esercizio della tramvia a vapore Roma – Tivoli, integrata nel tratto urbano prolungata a Via Marsala, dalla tramvia a cavalli Termini – Campo Verano, aperta il 1° Novembre di quello stesso anno. Ad essa seguirono negli anni successivi altre linee (ancora a cavalli): Termini – P.za Vittorio – Via Merulana – San Giovanni; Termini – Via Nazionale – P.zza Venezia; P.zza Montanara (nei pressi del Teatro di Marcello) – Basilica di San Paolo. Nel frattempo, anche l’Impresa Romana degli Omnibus, cambiato nome in Società Romana Tramways Omnibus (SRTO, sigla che per molti anni avrebbe dominato il campo dei trasporti italiani) ottiene nuove concessioni e subentra nell’esercizio ad altre società, diventando in breve tempo l’unico gestore del trasporto pubblico a Roma. Il primo tram elettrico italiano circola però alcuni anni dopo a Roma: alle ore 18 del 6 Luglio 1890, alla presenza del Re Umberto I, venne inaugurata sulla via Flaminia, fuori Porta del Popolo, la prima linea tranviaria a Roma, a conduttore sotterraneo. Era in realtà una linea molto sperimentale, creata dal capitano Michelangelo Cattori, che aveva ideato un sistema di alimentazione  per le vetture circolanti sulla linea ,in serie, anzichè in parallelo come tuttora avviene. Il servizio al pubblico fu iniziato il giorno 12 , ma di questa linea se ne persero rapidamente le tracce (probabilmente per la scarsa affidabilità del sistema di alimentazione) , e sui binari della Flaminia tornano a circolare i tram a cavalli. Il 22 Dicembre 1892 il Comune di Roma e la SRTO stipulano una convenzione per la costruzione e l’esercizio di cinque nuove relazioni tranviarie e per il prolungamento di due linee esistenti. Il tutto ancora a trazione animale. I tempio cominciano però ad essere maturi per attuare la trazione elettrica. L’esperimento questa volta viene svolto sulla linea Stazione Termini – P.za San Silvestro, con alimentazione a 550 V CC da filo aereo e ritorno della corrente attraverso le rotaie di corsa. L’equipaggiamento della linea viene curato dalla Società Thomson Houston, mentre per l’esercizio la SRTO acquista 10 vetture motrici, numerandole da 201 a 210. L’esercizio sperimentale viene inaugurato dalla vettura 204 il 2 Settembre 1895. Il servizio per il pubblico rimane a cavalli fino al 19 Settembre, quando il servizio elettrico viene attivato anche per il pubblico, ricevendo grandi consensi tra la popolazione.

Il successo del nuovo servizio provoca un rapido sviluppo di elettrificazioni e di nuove linee, ad opera della S.R.T.O.: La San Silvestro – Sant’Agnese viene elettrificata dal 15/7/1896, il 24/1/1897 è la volta dei percorsi P.za Venezia – Via Cavour – Ferrovie e P.za Venezia – San Giovanni; il successivo 6 Marzo è la volta del tratto Via Sant’Eufemia – Testaccio, mentre il 19 dello stesso mese la stessa linea è prolungata alla Basilica di San Paolo. Il 26 Luglio 1897 viene concessa alla SRTO una linea tranviaria (ancora a cavalli) per il nuovo quartiere dei Prati di Castello, ma dopo alcuni esperimenti condotti sulla linea per S. Agnese ed una prova di trazione con vetture ad accumulatori eseguita il 23/1/1898, viene deciso di elettrificare tutta la rete tranviaria, sia con filo elettrico che (per alcune tratte) con accumulatori. L’adozione di quest’ultimo sistema era dovuto all’idea, allora (e a volte rispunta fuori anche al giorno d’oggi) molto diffusa, che gli impianti della rete aerea deturpassero il panorama delle strade cittadine. La Giunta Comunale ratifica la decisione di elettrificazione il 5/07/1898: a quella data sono ancora a cavalli le linee di Via Nazionale, Trastevere, Ripetta, Corso Vittorio per San Pietro e Prati di Castello e le linee della Via Flaminia.

Il 20 Dicembre 1898 la trazione elettrica si estende alla periferia, con l’attivazione della linea P.za del Popolo – Policlinico, della lunghezza di 6,232 Km, mentre il giorno successivo è inaugurata l’elettrificazione delle linee di Via Nazionale, fino a Termini ed a Porta Pia. Finalmente anche P.zza San Pietro è raggiunta dai tram elettrici il 12 Ottobre 1899, attraverso due linee che resteranno a lungo caratteristiche della rete romana: Termini – Via delle Terme – Via Nazionale – San Pietro (l’odierno autobus 64) e Termini – Via Volturno – San Pietro. Il 16 Dicembre dello stesso anno, con l’unione di quattro linee radiali, si ottengono due nuove linee centro-diametrali: San Silvestro – Ferrovia – San Giovanni (l’odierno autobus 85) e Termini – P.za Venezia – Stazione Trastevere.

Sul finire del secolo uno dei primi incidenti: alle 6 del 31 Dicembre, in P.za Vittorio Emanuele angolo Via Leopardi, la motrici tranviaria 215 si scontra con l’omnibus 92, fortunatamente senza gravi conseguenze per i viaggiatori. Ma sembra presagire  il futuro del trasporto a Roma. Il traffico tranviario romano inizia a farsi notevole : all’inizio del nuovo secolo la SRTO gestiva dieci linea di omnibus, quattro di tram a cavalli ed undici linee tranviarie a trazione elettrica. E al rete è destinata ad espandersi ancora, visto che è in programma l’estensione del filo aereo a tutta la rete, non avendo dato il sistema ad accumulatori buona prova. Dal 18/4/1900 vengono esercitate a trazione elettrica le linee dirette P.za Venezia – San Pietro – Prati di castello e P.za Venezia – Via della Scrofa – Prati di Castello. La rete tranviaria è in forte espansione, con la SRTO diventata unico gestore del trasporto pubblico a Roma. Grosse novità arriveranno negli anni successivi: verrà aperto il nuovo tunnel sotto il Quirinale (con relativa concessione alla SRTO per una linea tranviaria), verranno stabiliti dei punti fissi di fermata, alle vetture saranno applicate tabelle indicatrici di percorso e bandierine colorate per distinguere le linee e finalmente ad ogni linea verrà assegnato un numero.

 

Omar Cugini

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