Da Roma a Latina con il treno storico del razionalismo

Il 29 aprile 2023 è stata una giornata memorabile per gli appassionati di storia e di viaggi in treno, grazie all’inaugurazione del Treno Storico del Razionalismo tenutosi alla stazione di Roma Termini. La tratta, realizzata grazie ai fondi del PNRR, ripercorre le atmosfere e gli stili degli anni ’30, ed è stato accolto con grande entusiasmo da parte del pubblico, che ha potuto ammirare da vicino le carrozze d’epoca, sapientemente restaurate e curate nei minimi dettagli. La giornata comincia con la visita al banco di manovra sotterraneo della cabina ACE di Roma Termini, da poco restaurato e aperto al pubblico, che consentiva al personale di Ferrovie dello Stato di regolare il traffico ferroviario anche in caso di incursioni aeree, frequenti nella Seconda Guerra Mondiale e che hanno plagiato il quartiere di San Lorenzo. La sua “sorella maggiore”, costituita da un fabbricato anni Trenta costituito da un parallelepipedo rivestito di lastre in travertino -classico esempio dell’architettura ferroviaria mazzoniana-, verrà restituita al pubblico come centro archivistico e di ricerca, in cui sarà presente un classico “buffet ristoratore” coerente con lo spirito dei tempi aperto al pubblico tutti i giorni.

Il passo successivo è stato il viaggio vero e proprio verso la stazione di Latina, effettuato su un treno degli anni ‘30 recuperato da una serie di vecchi rottami dismessi e recuperati da più parti d’Italia, riportato alla luce grazie ai disegni e ai progetti originali conservati negli archivi della Fondazione FS. Nello specifico, parliamo di un convoglio, costituito da carrozze di seconda e terza classe costruite dagli anni ‘20 al 1936, trainato da una locomotiva E626 del 1937 alimentata da motori Ansaldo, che accoglie i visitatori dal binario 29 delle ferrovie Laziali. A corredo del convoglio, la carrozza presidenziale del 1904, da cui i vertici della Fondazione FS hanno accolto i giornalisti e gli esponenti politici invitati.

Questo primo viaggio, organizzato in concomitanza con il decennale di attività della Fondazione FS, secondo il presidente, l’Ing. Luigi Cantamessa, non è che l’inizio di una serie di itinerari volti a riscoprire le bellezze nascoste del nostro Paese e, in contemporanea, riportare le persone indietro nel tempo. Impresa sicuramente possibile anche grazie alla vasta flotta di mezzi a disposizione dell’Ente, che copre un arco temporale dal 1905 al 1990. Il successo di pubblico di questa iniziativa, verificabile anche grazie ai biglietti andati esauriti in poco tempo, ha sicuramente rallegrato l’Ing. Cantamessa, poiché “per un ferroviere, non c’è niente di meglio che vedere i propri treni funzionare con viaggiatori sorridenti”.

Mera rievocazione storica? Viaggio nostalgico? Per l’Ing. Cantamessa sono tutte descrizioni improprie e lontane dallo scopo per il quale la tratta storica del Treno del Razionalismo è nata. “L’Italia ha una rete di itinerari minori che nessuno conosce, pronta per essere messa a disposizione di tutti”, e la Fondazione FS ha intenzione di restituirli ai viaggiatori e ai turisti da tutto il mondo per offrire nuove esperienze culturali ed enogastronomiche legate strettamente ai territori interni, regalando anche dei piccoli estratti dagli archivi che raccontano la storia degli itinerari e dei convogli su cui la gente viaggia al momento. Si menziona il recupero della tratta Roma-Orte-Capranica-Viterbo, per il quale la Fondazione è già in dialogo con gli stakeholder politici, e “Latina non è che un primo esempio” di ciò che verrà in futuro.

L’identità nazionale è una forte bandiera evocata dall’Ing. Cantamessa durante la presentazione del Treno Storico alla stampa, coerente con l’attuale spirito dei tempi che vede la riscoperta del Made in Italy al centro del lavoro della politica, la quale ha risposto favorevolmente alle interessanti iniziative della Fondazione.

L’On. Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, ha sottolineato il valore del “turismo lento”, che ha il merito di valorizzare e incentivare le visite di aree minori e provinciali del Lazio, elogiando il lavoro della Fondazione FS in questo senso, ricordando il grande successo di pubblico che ebbe l’organizzazione della tratta storica del Milite Ignoto. Una buona notizia arriva proprio dall’Onorevole: infatti, il 1° febbraio 2023, è stata approvata una mozione interna all Commissione Cultura per la realizzazione del “Treno del Ricordo”, una tratta che commemora i viaggi degli esuli italiani in fuga dalla persecuzione di Tito, che coinvolgerà congiuntamente la Fondazione e il Ministero della Cultura. E non solo: in seguito all’aumento, da parte del governo, dei fondi per le rievocazioni storiche, l’On. Mollicone ha invitato la Fondazione FS a partecipare ai bandi che verranno aperti, per la realizzazione di nuove tratte.

Il Sen. Nicola Calandrini, presidente della Commissione permanente Bilancio a Palazzo Madama, elogia l’operazione come una “ben riuscita operazione di marketing territoriale”, ribadendo la sua importanza a livello di una più ampia strategia di promozione delle bellezze nascoste della Regione. Inoltre, sottolinea come l’iniziativa del Treno del Razionalismo cada a fagiolo con le iniziative che il Senatore proporrà per celebrare il centenario della fondazione di Latina, che ricorre fra 9 anni.

Parlando per la città di Roma, invece, l’Assessore ai trasporti Eugenio Patanè evoca il grande patrimonio che le aziende di trasporto pubblico operanti nella Capitale detengono, tra luoghi e vetture “che meritano di essere riqualificati”. A tal fine, l’Assessore si augura che possa presto avvenire una fruttuosa collaborazione tra Fondazione FS, Atac, Cotral per far sì che le meraviglie del trasporto pubblico possano far sognare romani e turisti da tutto il mondo, intrecciandosi con la millenaria storia di Roma e rilanciando il trend del turismo lento nella città e nei territori limitrofi.

L’importanza per il turista del vivere esperienze significative nel Paese che visita è stata ribadita anche dal membro del CdA dell’Agenzia nazionale del Turismo Sandro Pappalardo, che ha plaudito alle iniziative di Fondazione FS per i treni storici quali parti integranti di una strategia volta al benessere dei visitatori e alla promozione delle aree interne. “I treni storici hanno la capacità di far star bene il turista e di portarlo al di fuori delle mete classiche”, e l’Agenzia, ribadisce Pappalardo, è accanto alla Fondazione per realizzare tante altre iniziative come questa.

Il Treno del Razionalismo ha come destinazione la Stazione di Latina, che accoglie i viaggiatori con la Mostra fotografica sulla Littorina (gratuita fino al 31 dicembre 2023) e degli itinerari che guideranno i viaggiatori lungo la storia della bonifica dell’Agro Pontino e della città di Littoria. L’inaugurazione avviene alla presenza delle autorità cittadine e del Sindaco di Latina Damiano Coletta, che ha effettuato una breve panoramica di cosa i visitatori potranno trovare all’interno della mostra: fotografie e memorabilia della stazione di Littoria, edificata nel 1932 e che presenta numerose caratteristiche dell’architettura razionalista mazzoniana, e della Littorina, prima vettura ferroviaria che ha trasportato i suoi viaggiatori. Un viaggio nella storia non può che partire dall’atmosfera respirata dalla Stazione, di cui l’Ing. Cantamessa ha declamato anche i più piccoli dettagli elogiando la bellezza di cui il viaggiatore può godere attendendo i regionali da e per Roma.

In esclusiva per Il Mondo dei Treni, l’Ing. Cantamessa ha inoltre rivelato alcuni dei piani in cantiere della Fondazione. Il recupero dell’Ufficio Movimento di Roma Termini, uno dei tanti progetti auspicati, è però soggetto alla disponibilità di Reti Ferroviarie Italiane, che ancora usa quei locali per necessità di rappresentanza. Inoltre, parla del Trenino Verde della Sardegna come “unicum europeo”, per il cui recupero, purtroppo, non si è trovato un accordo con la Regione. L’Ing. Cantamessa  si dichiara comunque pronto a qualsiasi iniziativa di recupero, mostrando un entusiasmo pari a quello di un bambino che gioca a fare il capostazione con i modelli dei trenini. E non è forse vero che “il viaggiatore consapevole di domani è un bambino appassionato di treni oggi”?

Testo a cura di Laura Valentini / Luca Aprea

Redazione

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