Sono circa 430, nel 2015, gli interventi programmati da Rete Ferroviaria Italiana per la messa in sicurezza delle aree, prossime ai binari, interessate da dissesto idrogeologico. L’investimento complessivo è di oltre 145 milioni di euro. Le regioni particolarmente interessate dalle azioni di messa in sicurezza sono Piemonte (76 interventi), Campania (72 interventi) e Liguria (50 interventi). RFI è impegnata in prima linea nella prevenzione del dissesto idrogeologico nelle zone e aree che interferiscono con i binari e per garantire gli standard di sicurezza (safety) della rete ferroviaria. A causa dell’incremento, registrato negli ultimi anni, dell’entità e della frequenza dei fenomeni di dissesto idrogeologico, Rete Ferroviaria Italiana ha definito, nel 2014, un Piano di interventi di gestione/mitigazione, stabilendo le priorità attraverso analisi di rischio che tengono conto sia della valenza del fenomeno e della sua velocità di evoluzione sia dell’entità del danno, stimato in relazione alle attività ferroviarie. Lo scorso anno sono stati complessivamente finanziati 380 interventi per un importo di circa 125 milioni di euro. Grazie al costante monitoraggio dei punti sensibili, RFI è inoltre organizzata per intervenire tempestivamente ed efficacemente nel caso di eventi calamitosi. Sono circa 3.400 i punti della rete ferroviaria nel tempo interessati da eventi di questo tipo. Circa 6.250 chilometri di linee sono, invece, compresi nelle aree censite dalle Autorità di Bacino e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Parallelamente, in tutte le sedi territoriali sono in essere procedure per la vigilanza straordinaria dei punti dell’infrastruttura ferroviaria interessati da eventi meteorologici particolarmente intensi e da criticità idrogeologiche o idrauliche segnalate dalla Protezione Civile. Inoltre Rete Ferroviaria Italiana utilizza un sistema di allerta meteo e di previsioni meteorologiche dedicato, per controllare costantemente gli effetti degli eventi atmosferici sull’intera rete. La prevenzione del dissesto e la protezione delle linee ferroviarie utilizzano anche la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie in collaborazione con i principali Centri di ricerca nazionali, considerata la complessità tecnica della gestione del fenomeno e la vastità delle aree coinvolte, spesso non di proprietà RFI.