Il Corridoio rail freight Mediterraneo collega Spagna, Francia, Italia, Slovenia e Ungheria (Almería – Valencia/Madrid – Saragozza/Barcellona – Marsiglia – Lione – Torino – Milano – Verona – Padova/Venezia – Trieste/Capodistria – Lubiana – Budapest – Zahony) e a breve includerà anche la Croazia. Risultati sono il frutto di un perfetto mix tra attori coinvolti, conoscenze specialistiche e performance. Nel dettaglio, forte impegno di Rete Ferroviaria Italiana, Gestore dell’infrastruttura nazionale, per incrementare il traffico merci su ferro; profonda sinergia con le imprese ferroviarie; e continua e costante comunicazione degli sportelli unici informativi alle aziende che si occupano di trasporto merci su rotaia. Con l’orario ferroviario 2016, operativo dal 13 dicembre, sul Corridoio Mediterraneo l’offerta commerciale di traffico sarà incrementata del 40%. Inoltre, dal prossimo anno saranno anche migliorati i sistemi informatici a sostegno delle imprese di trasporto, oltre a studi e ricerche per migliorare il servizio offerto. Miglioramenti possibili grazie a finanziamenti ad hoc per i prossimi 4 anni della Commissione Europea, per rafforzare, estendere e sviluppare il traffico merci su ferro. “La sfida lanciata dall’Unione Europea per sviluppare il traffico merci sui Corridoi europei è stata pienamente recepita e attuata dall’Italia”, sottolinea Stefano Castro, responsabile dei progetti di sviluppo internazionale di RFI. “Oggi, grazie al recente potenziamento del Canale di Suez, bisogna essere pronti a soddisfare dal punto di vista trasportistico i nuovi flussi di traffico merci previsti nel Mediterraneo. Un’azione possibile adeguando i porti italiani più importanti e operando una vera ‘cura del ferro’, proprio come auspicato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio”. Per Andrea Galluzzi, direttore esecutivo del Corridoio 6 Mediterraneo: “Il lavoro degli ultimi due anni è stato importante e ha dato risultati significativi. Con il nuovo orario, poi, raddoppieremo il risultato raggiunto nel 2015, dando risposte concrete a circa 80 richieste degli operatori merci. Non ci fermiamo qui. Stiamo lavorando per raggiungere altri importanti risultati e abbiamo ancora tanto da lavorare per sviluppare una vera e propria rete ferroviaria europea dedicata al traffico merci. Una delle più grandi e importanti sfide della politica europea per sviluppare il trasporto merci su rotaia”. L’obiettivo infatti è ambizioso: trasferire entro il 2030 il 30% delle merci, con distanza superiore a 300 km, dalla gomma ad altre tipologie di trasporto, tra cui ferrovia e navi, per poi arrivare al 50% entro il 2050.
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