Si è conclusa l’installazione dei defibrillatori in tutte le stazioni delle quattro linee metropolitane, avviata lo scorso ottobre nelle principali stazioni di interscambio. Un progetto di Atm in collaborazione con AREU – Azienda Regionale Emergenza Urgenza. Con gli ultimi interventi conclusi nei primi giorni di gennaio, ora sono cardioprotette tutte le 113 stazioni della rete metropolitana, per un’estensione di 100 km circa. Si tratta di unità DAE (defibrillatore automatico esterno) ovvero apparecchiature semiautomatiche, maneggevoli e pratiche per un rapido intervento nelle stazioni della metro, ma anche nelle vicinanze. Infatti, sono strumenti che potrebbero salvare la vita e che sono utilizzabili anche da chi è nei pressi della metropolitana, un servizio che copre quasi tutto il territorio cittadino. Un’iniziativa e un investimento importanti, che testimoniano l’attenzione a 360 gradi dell’Azienda ai suoi clienti, in continua e costante crescita. Con oltre 1 milione 200 mila persone trasportate ogni giorno, grazie anche a questi progetti la metropolitana è diventata un’organizzazione tale da garantire spostamenti ordinati e sicuri ai suoi 330 milioni di passeggeri all’anno. I defibrillatori – proprio per le loro caratteristiche automatiche e per la guida vocale di cui sono dotati che fornisce le istruzioni necessarie al soccorritore – possono essere utilizzati in caso di emergenza oltre che dagli operatori del 118, anche da chiunque riconosca un arresto cardiaco e voglia intervenire, offrendo così una maggiore tempestività nell’esecuzione delle prime manovre di soccorso. Gli apparecchi sono posizionati nelle stazioni in modo da essere visibili da tutti i passeggeri: a seconda della conformazione e struttura delle singole fermate della metro, i defibrillatori sono stati collocati in diversi punti nei corridoi o nei mezzanini, facilmente individuabili da tutti i cittadini tramite lo specifico cartello segnaletico che riporta il simbolo dell’apparecchio e la sigla “DAE”. Ogni unità è inserita in un’apposita teca dotata di un pannello informativo sul quale sono rappresentate in sintesi le corrette modalità di utilizzo del defibrillatore. In caso di necessità all’apertura della teca si attiva un allarme acustico dalla durata di circa 30 secondi e una volta prelevata la valigetta contenente il defibrillatore, viene inviato un segnale alla centrale operativa che monitora h24 lo stato dei DAE avvisando dell’utilizzo dell’unità. Ogni defibrillatore, dotato di un geolocalizzatore, garantisce la guida del soccorritore attraverso semplici comandi vocali che lo indirizzano nelle varie fasi del suo utilizzo (come per esempio nel posizionamento degli elettrodi) e a seguito della verifica automatica dell’effettivo stato cardiologico dell’infortunato e solo in caso di reale bisogno, viene attivato lo shock elettrico sul paziente.