La complessa operazione di trasferimento del “Settebello” è stata resa possibile da una meticolosa preparazione tecnica dei carrelli, degli organi di aggancio e del freno, operazioni svolte in collaborazione con Trenitalia e necessarie per garantire la sicurezza del viaggio, in considerazione della prolungata inattività del convoglio. Costruito dalla Breda di Sesto San Giovanni e consegnato alle FS nel 1952, il treno assolutamente innovativo per l’epoca, poteva raggiungere agevolmente i 180 km/h. Ma oltre all’estetica avveniristica e ai contenuti tecnologici, era un vero trionfo del design made in Italy.
Sotto la guida dei celebri architetti Giò Ponti e Giulio Minoletti, i migliori professionisti del tempo contribuirono a realizzare gli arredi, gli abbellimenti e le decorazioni degli interni.
Rivoluzionari anche i salottini belvedere che consentivano ai passeggeri la visione panoramica frontale del viaggio (www.fondazionefs.it/ffs/La-nostra-storia/Approfondimenti/Il-treno-dei-desideri).
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