Anzitutto, il Comitato – che ha seguito dall’esterno i lavori parlamentari – esprime viva soddisfazione per un provvedimento che finalmente segna una inversione di rotta nello sviluppo di una cultura veramente “ferroviaria” in Italia, a sostegno di quei territori che in epoche non lontane hanno duramente lavorato per la conquista di una stazione ferroviaria, poi tolta in ossequio a principi di risparmio non sempre oculati.
Nel dettaglio, va necessariamente rilevato come l’art. 2, comma 1, della Legge Iacono espressamente prevede che nel novero delle “Ferrovie Turistiche” vadano incluse le linee “SOSPESE O DISMESSE”.
Ebbene, la ferrovia Avezzano Roccasecca non è né sospesa né dismessa, proprio perché destinata principalmente al traffico dei treni ordinari: in altre parole, non avrebbe potuto, allo stato attuale, mai essere inserita tra le ferrovie da riaprire, perché già aperta e oggetto di lavori di ammodernamento da parte del gestore della infrastruttura RFI!
Il mancato “marchio” di ferrovia turistica, ovviamente, non pregiudica mimimente né esclude l’alto valore turistico della ferrovia Avezzano Roccasecca, che il Comitato, spesso non appoggiato dalle Istituzioni, ha avuto modo di dimostrare organizzando negli ultimi tre anni ben quattro treni a vapore ed altre iniziative, che hanno sfruttato i treni che quotidianamante solcano i binari a ridosso del fiume Liri.
Nulla osta a che, in futuro, la legge Iacono possa essere modificata, estendendo la definizione (e i benefici) di “ferrovia turistica” a quelle linee che, come la Avezzano Roccasecca, per volumi di traffico possono tranquillamente accogliere la convivenza tra treni speciali turistici e treni ordinari.
Nulla osta a che, nell’immediato, chi oggi si duole della mancata inclusione della Avezzano Roccasecca tra le ferrovie turistiche, evidenziando tutto il potenziale che il territorio della Valle Roveto e della Valle del Liri sa offrire, possa passare dalle parole ai fatti, sostenendo le attività che il Comitato ha in progetto proprio per favorire lo sviluppo turistico del territorio, attraverso la ferrovia
Per quanto riguarda infine lo stato di manutenzione delle stazioni, grazie anche all’apporto di associazioni queste godono nonostante tutto di buona salute e presto lo saranno ancora di più, grazie ai lavori promessi da RFI circa l’installazione di nuovi strumenti informativi per gli utenti. Fuori dal coro Sora, per la quale il Comitato si sta muovendo di concerto con l’Amministrazione Comunale per portare avanti la possibilità di comodato alle associazioni del territorio e ridare lustro alla più importante stazione della linea.
Il Comitato rimane sempre a disposizione di tutti coloro che vogliono dare il loro contributo per valorizzare la nostra ferrovia, infrastruttura vitale per l’intero terittorio.
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