D’altra parte, però, il TAR chiede anche la verifica dell’eventuale necessità di una valutazione di impatto ambientale: ci sarebbe, secondo il tribunale amministrativo, una modifica del modello d’esercizio che prevedrebbe il passaggio di tipologie di treni diversi dai regionali.
In realtà, durante l’istruttoria, Rete Ferroviaria Italiana ha più volte evidenziato che il ripristino della linea prevede solo la circolazione di treni regionali, coerentemente con le autorizzazioni richieste. Altre tipologie di trasporto saranno possibili solo con il completamento dell’intero Anello ferroviario, per la cui realizzazione saranno effettuate tutte le necessarie verifiche prescritte dalla legge. RFI sta già approfondendo tutti gli aspetti della sentenza, sperando in un rapido chiarimento che possa permettere il completamento delle ultime lavorazioni, fermate dal ricorso del 2016, e quindi l’apertura della tratta per il traffico passeggeri, in modo da poter rendere finalmente operativa un’infrastruttura di grande utilità per i cittadini
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