“Questo progetto – spiega l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – rappresenta una bella pagina per il Valdarno, un modello che potrà anche essere esportato anche in altre situazioni di città diffusa e che può diventare un punto di riferimento. È frutto di una forte collaborazione tra le amministrazioni e tra pubblico e privato. Spesso investiamo sulle grandi infrastrutture, e continueremo a farlo, ma in realtà un progetto come questo può semplificare la mobilità dei cittadini ed incidere sulla qualità della loro vita molto più dell’allungamento di una strada di qualche km”.
“Nel 2014 – prosegue l’assessore – abbiamo avviato in Valdarno una sperimentazione di tpl su gomma che supera i confini comunali e guarda alla funzionalità degli spostamenti nell’intero territorio. Questo ha portato nel 2016 la Regione Toscana a stringere un accordo con gli enti locali territoriali per dare continuità ad una programmazione che si è rivelata efficace e per potenziare ulteriormente questo progetto. L’obiettivo è dare un cadenzamento più mirato ed una maggiore frequenza, ed in questo modo incentivare l’uso del mezzo pubblico per decongestionare il traffico privato e migliorare la qualità dell’aria in una zona densamente urbanizzata e ricca di attività produttive”.
L’accordo sottoscritto nel 2016 dalla Regione con la Provincia di Arezzo e i Comuni di Cavriglia (capofila), Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Terranuova, Loro Ciuffenna, Castelfranco, Piandiscò, Bucine, Pergine e Laterina inizierà a mostrare i suoi frutti dall’aprile del 2019.
Al progetto la Regione Toscana ha destinato ben 240.000 euro di finanziamenti, ai quali si sono aggiunti negli anni contributi da parte dei Comuni: 50.000 euro nel 2016, 90.000 nel 2017, 90.000 nel 2018 e 160.000 nel 2019.
Ecco in sintesi le principali novità:
– fascia oraria unica dalle 7 alle 20 nel fondovalle e dalle 6 alle 20 in collina, al posto delle attuali fasce orarie spezzate (9/12 – 15/20 nel fondovalle e 7/8 – 13/15 in collina);
– maggiore frequenza dei collegamenti: 1 bus ogni ora in collina, 1 bus ogni 30 minuti nel fondovalle;
– servizio domenicale nel fondovalle per l’ospedale di Santa Maria alla Gruccia e la stazione ferroviaria di Montevarchi;
– riqualificazione delle fermate con l’installazione di 17 pensiline ex novo, la sostituzione di 38 vecchie strutture e il ripristino di altre 40 (ad oggi risulta affidata la gara per l’acquisto e la posa in opera delle nuove pensiline, che sarà realizzata da un privato in cambio della gestione degli spazi pubblicitari su di esse per 9 anni).
– nuove tariffe integrate fondovalle e collina in fase di studio;
– possibilità di bigliettazione a bordo;
– piano di comunicazione unico relativo all’intero progetto, con grafica e colori facilmente identificabili per i materiali informativi, la mappa delle linee, ecc, in modo da semplificare l’individuazione del servizio e la comprensione delle informazioni.
“Quello che si prospetta è un cambiamento epocale per il Valdarno ed i cambiamenti si governano – conclude Ceccarelli – per questo giovedì prossimo, 6 dicembre, incontreremo le grandi aziende che hanno stabilimenti in quest’area e con loro cercheremo di pianificare un servizio il più possibile corrispondente ai turni ed alle esigenze dei dipendenti. Valuteremo anche possibili forme di abbonamenti a tariffazione agevolata per i loro dipendenti”.
Si ricorda che Mi-V sarà un servizio aggiuntivo, per cui restano invariati gli attuali servizi per gli studenti e il servizio extraurbano
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