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Ferrovie: riaperta officina manutenzione rotabili a Udine

Grazie a un investimento di 3,5 milioni di euro l’impresa ferroviaria privata InRail ha riportato alla luce l’Officina manutenzione rotabili di via Giulia, nel cuore di Udine, dismessa da vent’anni. L’inaugurazione si è tenuta lo scorso 9 maggio ed ha suggellato i dieci anni di attività della società friulana, festeggiati alla presenza della Regione, rappresentata da governatore, vicegovernatore e assessore a Infrastrutture e Territorio, oltre ai vertici del Comune di Udine.  Un investimento ingente che, secondo la Regione, conferma la vocazione logistica del Friuli Venezia Giulia. Infrastrutture e trasporti, è stato ribadito, sono un asset fondamentale dello sviluppo economico del territorio su cui l’Amministrazione regionale sta compiendo importanti investimenti con l’obiettivo di fare del Friuli Venezia Giulia una soluzione logistica unitaria capace di competere sui mercati internazionali della movimentazione merci e dell’intermodalità. Ne sono un esempio gli investimenti sul porto di Trieste, sulla stazione di Campo Marzio, sulla Sdag di Gorizia, sull’interporto di Cervignano e di Pordenone. I privati, come in questo caso, diventano protagonisti di una visione di sviluppo supportata dalla Regione e favorita anche dai recenti provvedimenti di sostegno all’impresa regionale. L’operazione di InRail, partecipata in parte dalla società di persone Tenor srl (63%) e in parte dalla Inter-Rail Spa (37%) i cui capitali sono riconducibili, tra gli altri, alle friulane Abs e Fantoni, è stata pensata dieci anni fa seguendo le linee di un piano strategico che dalla sede legale di Genova a quella operativa di Udine, ora punta a raggiungere il sud Italia (Taranto e Gioia Tauro) e ha da poco sconfinato in Slovenia con l’apertura di una sede a Nova Gorica e l’acquisizione del certificato di sicurezza per operare sulle tratte ferroviarie slovene senza il ricorso a partner stranieri.  L’azienda, con il supporto della Regione, è ora impegnata nella formazione di 40 macchinisti e conta di proseguire un piano di assunzioni di giovani appassionati del trasporto su rotaia.  Intanto, l’intervento di recupero ha consentito di restituire all’utilizzo un’area dismessa a due passi dal centro di Udine, vasta oltre 17mila metri quadrati, di cui 6mila di spazi coperti, e con un parco ferroviario composto da 11 binari che fanno di questo polo l’officina più grande tra quelle riconducibili a operatori ferroviari privati in Italia

Mar'yana Shyyka

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