“Siamo nel distretto ferroviario più importante d’Italia – ha aggiunto – che dà lavoro a 5.000 addetti con le sue 114 imprese crea un fatturato di 1 miliardo e mezzo. Con un atto di politica industriale, quella politica che in Italia purtroppo manca, abbiamo deciso di sostenere chi lavora per garantire la sicurezza del trasporto su ferro, convinti come siamo che questa modalità sia destinata a svilupparsi essendo la più ecologica e la più sicura, il miglior modo per garantire il diritto alla mobilità che ogni cittadino detiene”.
Dopo essersi complimentato sia con i lavoratori di Italcertifer che con quelli della tedesca Knorr – Bremse, leader mondiale nel settore dei sistemi frenanti e non solo, Rossi ha osservato come il Governo dovrebbe raddoppiare gli investimenti nella ricerca, oggi fermi allo 0,8% del Pil, quando a livello europeo si raccomanda di investire almeno l’1,5%.
“Date a questi giovani – ha precisato il presidente – finanziamenti come ha fatto la Regione Toscana impiegando fondi europei, e vedrete cosa riescono ad inventare e produrre. Qui siamo di fronte ad un pezzo importantissimo dell’economia toscana”.
Secondo l’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, “La Regione partecipa ad Italcertifer perché questo rafforza la filiera ferroviaria esistente in Toscana e perché ci consente di radicare in Toscana questa realtà all’avanguardia nel mondo. Siamo veramente fieri di ciò che Italcertifer sta facendo”.
Per l’amministratore delegato e direttore generale dalla società, Carmine Zappacosta, “questa è la dimostrazione che una partecipata pubblica può stare sul mercato ed è leader mondiale anche grazie al contributo delle Università e a RFI che ci ospita nelle strutture di sua proprietà. È tutto questo crea un circuito virtuoso che ci permette di essere ambasciatori della sicurezza nel mondo e di esportare i nostri cervelli, senza dimenticare il fatto che in due anni siamo passati da 60 a 160 dipendenti a tempo indeterminato”.
Anche la multinazionale tedesca Knorr-Bremse, per bocca dell’amministratore delegato della divisione italiana, Simone Mantero, ha detto che “in Toscana si lavora benissimo. Noi siamo qui da 35 anni e questo distretto funziona al meglio e raggruppa numerose eccellenze. Noi cerchiamo di stare al passo di queste eccellenze. Così siamo la numero uno al mondo per i sistemi frenanti e in questo momento siamo a bordo dei nuovi treni Pop e Rock con porte, aria condizionata, freni e sistemi sanitari, perché vogliamo dare ai passeggeri un servizio degno del nostro nome di quello dei costruttori dei treni”.
Il presidente Rossi ha infine fatto i complimenti alla dirigenza e ai dipendenti per il buon clima interno che ha potuto notare, oltre che per gli straordinari risultati produttivi raggiunti e per l’obiettivo dichiarato di far crescere ancora i livelli occupazionali.
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