In arrivo il primo treno a trazione elettrica di Ferrovie del Sud Est sui binari completamente rinnovati della linea Bari – Putignano (Via Casamassima). Da metà settembre, con l’inizio dell’orario invernale, sarà possibile salire a bordo. Presentato questa mattina a Bari dall’Assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Giannini, dal Sindaco di Bari, Antonio Decaro e dall’Amministratore Delegato di Ferrovie del Sud Est Luigi Lenci, fa parte della flotta di 18 convogli di ultima generazione che gradualmente sostituiranno i treni diesel oggi in circolazione portando vantaggi in termini di efficienza, qualità dell’ambiente e comfort di viaggio. Lungo 59 metri e composto di 3 moduli, il nuovo treno ETR è in grado di viaggiare a una velocità massima di 120 km orari. Progettato secondo i moderni standard di sicurezza, comfort e accessibilità, conta 175 posti a sedere, comprese due postazioni per viaggiatori a ridotta mobilità, 4 spazi portabici, 1 toilette e scaffali per bagagli di grandi dimensioni. Tra i servizi a bordo: display luminosi interni per le informazioni a led, pedane mobili per l’accesso di persone a ridotta mobilità, impianto di videosorveglianza, impianto di climatizzazione e di sonorizzazione. Da metà giugno Ferrovie del Sud Est avvierà le prime corse in preparazione al servizio commerciale. Questo risultato è possibile grazie al rinnovo radicale di 48 km di linea (binari, massicciata e traversine) e al ripristino dell’elettrificazione. I cantieri sono durati un anno. In funzione 24 ore su 24, sette giorni su sette – hanno impegnato 75 tecnici tra personale FSE e impresa appaltatrice e 25 mezzi d’opera. Entro il prossimo anno la tratta Bari –Putignano (Via Casamassima) sarà anche attrezzata con il Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT) e saranno completamente automatizzati 17 passaggi a livello. L’upgrade tecnologico consentirà di superare il limite di velocità di 50 km/h riducendo del 40% gli attuali tempi di viaggio. Una svolta moderna e green sulla linea Bari-Putignano (Via Casamassima) che fino a pochi anni fa era l’emblema dell’incuria. Investimento complessivo per il rinnovo della flotta 70 milioni di euro.