Il Pendolino va in pensione

ETR 450 a Roma Termini

ETR 450 a Roma Termini

E’ andato ufficialmente in pensione il 14 dicembre 2014, ma i suoi 26 anni di onorato servizio se li portava ancora benissimo. Il Pendolino – come è stato subito ribattezzato per via della cassa oscillante,  l’ETR 450 – padre nobile dell’alta velocità italiana, avrebbe dovuto abbandonare definitivamente i binari con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, invece, ha continuato a viaggiare fino al giorno dell’Epifania 2015. E’ dell’altro ieri, infatti, l’ultima corsa straordinaria che ha portato i passeggeri da Reggio Calabria alla Capitale. E il giorno prima, lunedì 5 gennaio, alla stazione di Roma Termini, il Pendolino era stato circondato da un gruppetto di curiosi, arrivati apposta per scattare foto e salutare l’indiscusso protagonista del trasporto italiano degli anni scorsi.

L’ETR 450 fu ribattezzato affettuosamente “Pendolino” per via della cassa che oscillava sui carrelli, permettendogli così di raggiungere velocità superiori agli altri treni e divenire, con gli anni, uno dei mezzi più amati e di maggior successo tra i viaggiatori. Considerato il fiore all’occhiello della tecnologia italiana, l’ETR 450 entrò in servizio nel 1988 sulla linea Roma – Milano, permettendo di coprire la distanza tra le due città in meno di quattro ore, grazie alla velocità massima di 250 Km/orari. Impiegato su diverse tratte da Nord a Sud, rappresentò il top dell’offerta commerciale per la media e lunga percorrenza, anche come Intercity. Negli anni, divenne poi Eurostar Italia sulle relazioni Roma – Ancona, Perugia – Roma e Roma – Taranto, e treno OK , con una nuova livrea,  sulle linee Milano – Roma e Roma – Bari. Ora, dopo oltre un quarto di secolo di prestigiosa carriera, il Pendolino passerà nella flotta dei treni d’epoca.

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