Crescita e sviluppo in Europa e percorso verso la privatizzazione.
Sono questi i prossimi obiettivi del Gruppo FS Italiane, presentati oggi a Bruxelles alla stampa internazionale dall’AD Michele Mario Elia. I risultati conseguiti dalle Ferrovie dello Stato Italiane sono più che incoraggianti. I dati relativi al primo semestre 2014 confermano l’andamento positivo della gestione registrato negli ultimi anni.
Questi successi spingono a guardare all’Europa come naturale terreno di sviluppo.
Perché sia possibile centrare questo obiettivo, è necessario che nasca un unico mercato ferroviario europeo, davvero liberalizzato, che non ponga restrizioni all’accesso alle reti di ciascun paese e che rispetti i principi di reciprocità.
Un mercato che non abbia più, grazie anche al rafforzamento del ruolo della European Railway Agency (ERA), le barriere tecniche e amministrative che spesso impediscono di fatto il processo di liberalizzazione. Basti pensare che il nuovo Frecciarossa 1000 (interoperabile e capace di raggiungere i 400 km/h) dovrà essere omologato in ogni singolo Stato europeo in cui Trenitalia vorrà farlo viaggiare, con procedure spesso lente, ripetitive e costose.
Per migliorare il settore ferroviario è necessario liberalizzare completamente il servizio, creando un unico mercato ferroviario europeo. Guardiamo all’ Europa come il naturale terreno di sviluppo, così Elia parlando con i giornalisti della stampa internazionale. FS Italiane sostiene perciò la proposta della Commissione Europea, che prevede la piena liberalizzazione di tutti i servizi dal 2019, con la salvaguardia dell’equilibrio economico dei contratti di servizio pubblico.
La prima lettura del Quarto Pacchetto Ferroviario al Parlamento Europeo, diversamente da quanto proposto dalla Commissione, ha introdotto una norma per cui le strutture a holding sono compatibili, sotto il controllo di un regolatore, con la libera concorrenza. Una misura che ha l’obiettivo di garantire condizioni di alta efficienza e innovazione per il sistema ferroviario. Purtroppo si prevede la piena liberalizzazione dei soli servizi ad Alta Velocità, che esistono in otto paesi.
L’altro importante traguardo per FS Italiane è la privatizzazione. Le modalità saranno decise dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tutto il prossimo anno si lavorerà sulle diverse soluzioni percorribili in modo da raggiungere l’obiettivo nel biennio 2015 -2016.