Con l’avvenuta riapertura delle scuole, avvenuta il 14 di settembre, non è ripreso, come di consueto, il servizio ferroviario sulla Ferrovia Cecina – Saline di Volterra. Interrogata sulle motivazioni, la Regione Toscana ha risposto che “la linea Cecina Saline, con la presenza di numerosi PL privati, a seguito del recepimento delle disposizioni di ANSF, sono stati progressivamente introdotti da RFI rallentamenti che hanno portato il tempo di percorrenza della tratta prossimo a 40′. A lato della ferrovia è collocata la SR 68, che in questo tratto è stata oggetto di interventi di rettifica e di adeguamento, non attraversa centri abitati ed consente il collegamento fra Cecina e Saline di Volterra in tempi concorrenziali a quelli del treno. La linea è interessata da 8 treni/giorno da settembre a giugno, con servizio prettamente dedicato agli studenti. Gli ultimi dati di frequentazione disponibili precovid (novembre 2019 e febbraio 2020) riportano un massimo di 25 viaggiatori circa per una coppia di treni (quello principali di ingresso e quello principale di uscita degli studenti) mentre gli altri hanno frequentazioni inferiori ai 10 viaggiatori/treno. Il materiale rotabile impiegato sulla linea è costituito da Aln 663, solo nel medio periodo, con l’arrivo di nuovi treni previsto dal contratto di servizio sottoscritto nel dicembre 2019 da Regione Toscana con Trenitalia, sarà possibile la sostituzione. Valutato tutto questo, si è convenuto di riprendere il servizio, almeno inizialmente, con bus, che assicura in questo momento tempi minori e confort di viaggio maggiore rispetto al treno, ipotizzando che non ci siano problemi di distanziamento viste le modeste frequentazioni. Il servizio viene comunque quotidianamente monitorato, anche per ripristinare eventualmente il treno in caso di picchi di frequentazione oggi non previsti. La linea rimane comunque in perfetta efficienza e fra qualche settimane è prevista l’effettuazione di un treno storico turistico a vapore”. Sembra calare attualmente la parola fine sulla linea: scomparso ormai da anni il traffico merci, non sembrano esserci possibilità di ripresa del traffico viaggiatori. Il futuro,come per altre secondarie, sembra essere quello di un plastico in scala 1:1 ad uso e consumo di Fondazione FS
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