Il Rapporto di Corpo annuale è per la Polizia dei trasporti FFS l’occasione per fare un bilancio dell’anno appena trascorso. Durante l’incontro di quest’anno, Jürg Monhart, comandante a.i., ha presentato dati e fatti relativi al corpo di polizia che, con i suoi circa 210 agenti, è presente su tutto il territorio nazionale. Lo scorso anno la Polizia dei trasporti ha controllato approssimativamente 32 400 persone, 1850 delle quali sono state fermate e consegnate alla polizia cantonale o comunale competente. Gli agenti della polizia dei trasporti delle FFS hanno inoltre presenziato a manifestazioni ed eventi sportivi, prestando servizio anche sui treni speciali per i tifosi, con un totale di 286 interventi.
La Polizia dei trasporti è attiva anche nel settore della prevenzione: a fine anno, in collaborazione con la polizia federale tedesca, è stata svolta un’azione preventiva internazionale contro i borseggiatori. A questa misura, molto apprezzata dai viaggiatori, seguiranno altri interventi coordinati con partner internazionali. La Polizia dei trasporti FFS intende rendere ancora più efficiente la collaborazione con le altre autorità di polizia e perciò necessiterebbe anche lei, quanto prima, l’accesso ai sistemi di informazione della polizia. Inoltre, parte dei controlli svolti sui treni sono controlli transfrontalieri, per questo la Polizia dei trasporti FFS auspica il suo riconoscimento come organo di polizia anche negli accordi internazionali. Infine, serve un regolamento delle multe disciplinari adeguato, che consenta, ad esempio, di punire con maggiore facilità chi attraversa i binari.
Ospiti soddisfatti delle prestazioni
In occasione del Rapporto di Corpo, Stefan Blättler, presidente della Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali della Svizzera (CCPCS), e Edith Graf-Litscher, Consigliera nazionale e membro della commissione dei trasporti e della sicurezza, si sono detti soddisfatti di quanto fatto dalla Polizia dei trasporti e hanno parlato di una buona collaborazione tra i diversi corpi di polizia. Si sono inoltre detti favorevoli alle richieste avanzate dalla Polizia dei trasporti FFS e condividono la necessità di trasferirle rapidamente nella legislazione.
La strategia di sicurezza delle FFS
Da anni ormai le FFS fanno riferimento alla strategia «prevenzione-dissuasione-repressione». Nell’ambito della prevenzione, le FFS portano avanti il programma RailFair “prevenire attraverso la mediazione e l’appianamento dei conflitti”. La dissuasione è invece ottenuta con la presenza di agenti in uniforme e, sotto il profilo tecnico, con la videosorveglianza. La Polizia dei trasporti FFS costituisce infine lo strumento di repressione. Le forze professionali intervengono in caso di reati e provvedono ad avviare il procedimento legale richiesto.