Gli utenti dei trasporti vogliono mobilitare i candidati sulle sfide della mobilità e dei trasporti, una delle principali competenze della Regione che avrà quindi un ruolo decisivo nel suo futuro. Mobilità e trasporti, che mobilitano il 38% del bilancio regionale, sono in prima linea tra le preoccupazioni della Regione. Sul suo territorio il trasporto su strada genera un terzo delle emissioni di gas serra, responsabili del riscaldamento globale, e ha una forte responsabilità per l’inquinamento atmosferico e quindi per la salute pubblica, con il 60% di emissioni di ossidi di azoto.
“Oggi, gli utenti notano che l’offerta di trasporto pubblico è molto insufficiente. Per servire le metropoli, troppo spesso, i treni sono sovraccarichi, vittima del loro successo, o offrono frequenze insufficienti per essere davvero attraenti, deplora la Federazione regionale degli utenti dei trasporti in un comunicato pubblicato all’inizio della settimana. Riunendo 28 associazioni di utenti dei trasporti dislocate su tutto il territorio della regione, la federazione si batte per una migliore considerazione delle esigenze degli utenti e rileva che troppe zone sono poco servite, richiedendo per lo meno l’uso dell’auto.
Dodici proposte In vista delle elezioni regionali, propone 12 azioni da realizzare a livello di Regione per far fronte alle sfide dei prossimi anni. Queste 12 azioni sono state riunite in un documento: Il progetto di mobilità degli utenti , che è attualmente in fase di presentazione ai candidati.
“L’infrastruttura ferroviaria deve evolversi, questa deve essere la priorità: ammodernare la rete, sviluppare nuove linee come la linea di accesso al tunnel Lione-Torino, o la tangenziale di Lione per fare spazio a nuovi collegamenti TER, riaprire linee per offrire ai territori una alternativa all’auto, come St Etienne-Clermont-Ferrand o lungo la riva destra del Rodano “, sottolinea Fnaut Aura, che invoca anche una rete di trasporto pubblico più attraente con una gamma completa di servizi. tariffazione zonale: un unico biglietto per un intero viaggio, indipendentemente dalle successive modalità utilizzate: TER bus, bus, tram, ecc.
Per Fnaut Aura, la necessità non è tanto di decarbonizzare il TER (che ha una responsabilità minima per la qualità dell’aria) quanto di decarbonizzare i viaggi. Ne è convinta: “La Regione ha i mezzi per proporre un’offerta che soddisfi le aspettative degli utenti e per favorire un passaggio modale dall’auto al trasporto pubblico”.