Dopo anni di attese e di lavori infiniti, dopo anni di polemiche politiche, di disagi dovuti ai cantieri e dopo la “falsa partenza” di circa un mese fa, con l’apertura fermata a 3 giorni dalla data fissata a causa della mancanza di alcune autorizzazioni, finalmente Roma ha la sua terza linea della Metropolitana. Lo scorso 9 novembre ha aperto all’esercizio la tratta Montecompatri/Pantano – Parco di Centocelle della Linea C della Metropolitana di Roma con quindici stazioni. Tanta gente ha affollato sin dalle prime corse del mattino la linea: tanta la curiosità e l’attesa di poter viaggiare sulla nuova metropolitana, che, come spesso accade in Italia, ha avuto un iter lungo e travagliato, con continui ritardi rispetto alla prevista data di apertura ed aumenti esponenziali dei costi. Annunciata inizialmente già per il Giubileo del 2000, la linea C venne inclusa solo l’anno successivo dal CIPE tra le opere strategiche legge nº 443 del 2001, la c.d “legge obbiettivo” . Dopo l’approvazione del progetto preliminare dal comune di Roma, lo Stato finanziò parte del tracciato fondamentale ma si dovette attendere il 2005 per vedere pubblicato il bando di gara, gara vinta l’anno successivo dalla A.T.I. Metro C SpA , composta da Astaldi, Vianini Lavori, Ansaldo STS, Cooperativa Braccianti e Muratori di Carpi e Consorzio Cooperative Costruzioni. Ci vogliono altri tre anni per vedere l’inizio dei primi lavori, con l’introduzione nel 2008 delle prime TBM per lo scavo delle gallerie e la chiusura della tratta Giardinetti – Pantano della vecchia ferrovia Roma – Fiuggi,destinata ad essere trasformata nella parte terminale della Metro C. L’ottimistico programma dei lavori, recitato con fare rassicurante dalle varie amministrazioni capitoline susseguitesi nel frattempo, divenne rapidamente utopistico. Quando nel 2010 il Comune di Roma annunciava l’apertura dell’intera tratta “Monte Compatri/Pantano-San Giovanni per il 2013, nel 2016 per la tratta “San Giovanni-Fori Imperiali/Colosseo e nel 2018 per l’intera linea “Monte Compatri/Pantano-Clodio/Mazzini”, si “viaggiava” già con due anni di ritardo rispetto ai programmi originariamente previsti. E malgrado che l’ATI avesse vinto la gara proprio in virtù del teorico accorciamento di due anni sui tempi originariamente previsti. Nel 2013 data prevista per l’apertura della tratta fino a San Giovanni non solo non erano ancora completati i lavori su questa tratta, ma erano stati appena aperti i cantieri per la realizzazione della tratta San Giovanni – Piazza Venezia . Beghe politiche, ritardi nei pagamenti con conseguente fermo dei cantieri e problematiche di origine burocratica avevano ormai causato un forte ritardo nella conclusione dei lavori, tanto da rendere necessario un nuovo accordo tra il comune e il consorzio Metro C S.p.A con la realizzazione di un nuovo cronoprogramma, che prevedeva la consegna del tratto Pantano-Centocelle entro il 31 dicembre 2013 così da rientrare anche nelle direttive del CIPE che legò a questa condizione la consegna dei finanziamenti per la stazione di Venezia ed il tratto fino alla stazione Lodi aperto al pubblico entro il 31 agosto 2014. Tuttavia neanche tale programma è stato rispettato e si prevede l’apertura della Stazione di interscambio di San Giovanni entro il 31 agosto 2015 e l’apertura al pubblico entro la fine dello stesso anno. Per vedere aperta la tratta fino a Piazza Venezia si dovrà attendere, salvo ritardi, almeno fino al 2020, mentre il proseguimento verso Piazzale Clodio è purtroppo impossibile fare previsioni, mancando ancora i finanziamenti necessari. Il 15 dicembre 2013 il primo tratto della linea C, da Pantano a Centocelle, è stato consegnato finalmente ad ATAC per il pre-esercizio, con l’apertura, inizialmente prevista per l’11 Ottobre 2014 bloccata all’ultimo momento dal Ministero dei Trasporti per la mancanza di alcune documentazioni. Invariata per ora la rete di TPL di superficie, che, oltre al potenziamento della linea 451 ed al mantenimento delle linee 105 e 106, vede l’istituzione della nuova Linea 50 Express che dalla stazione Parco di Centocelle raggiunge Termini, con fermate lungo la Casilina, a Porta Maggiore e a piazza Vittorio Emanuele
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