Taglio del nastro per il Frecciarossa 1000 che inizia i suoi viaggi con la nuova livrea dedicata alla mostra “Red in Italy – i colori del rosso nel design italiano”, ideata da Campari Group con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Fondazione Altagamma, e in svolgimento a Roma. “Il rosso è il colore iconico del Frecciarossa e questa mostra raduna tutto il meglio del Made in Italy e della genialità delle nostre imprese, esponendo non a caso anche la manchette del nostro treno, ma è giusto ricordare che dietro al prodotto estetico c’è tantissima tecnologia d’avanguardia e soprattutto una produzione che si svolge interamente in Italia”, ha sottolineato Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Insieme a Corradi, all’evento hanno partecipato il ministro per il Made in Italy, Adolfo Urso, il Presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla, e il responsabile delle Relazioni Istituzionali di Campari Group, Aldo Davoli. Il ministro Urso ha sottolineato che la mostra e il fascino della divisa del nuovo treno Frecciarossa sono la migliore dimostrazione che è stato giusto cambiare la denominazione del ministero perché l’obiettivo principale è proprio sostenere il lavoro delle imprese e pubblicizzare il valore del Made in Italy, espresso magnificamente da tutti i prodotti esposti in mostra. Il bitter Campari – la cui stilizzazione iconica si deve ad un artista come Fortunato Depero – è il simbolo di un prodotto italiano che ha conquistato il mondo ed è diventato un simbolo dell’Italia. La stessa cosa – ha sottolineato ancora il ministro – avviene per il Frecciarossa, che oggi è considerato il miglior treno in circolazione in Europa e che ottiene successo anche fuori dei nostri confini.
Il presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla, ha invece sottolineato come il treno abbia resistito alla bufera Covid e si stia oggi riprendendo facendo registrare numeri di traffico superiori al periodo pre-pandemia, un segno positivo anche di crescita economica, argomento oggetto di attenzione anche del ministro Urso, che ha spiegato che l’Italia è uno die pochi paesi in Europa che non è in recessione e sta rispondendo alla crisi col dinamismo delle nostre imprese.