Il collegamento ferroviario Rovereto – Riva ha superato, con un punteggio alto di valutazione, il vaglio tecnico per l’inserimento tra le opere strategiche per la mobilità ferroviaria concordate tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Rete ferroviaria italiana. Il progetto può dunque accedere alla fase successiva dell’iter ministeriale, che riguarda l’inserimento (con relativo finanziamento) nel Contratto di Programma tra il Dicastero e RFI. Si va quindi verso il sì alla richiesta della Provincia autonoma di Trento, che aveva sollecitato l’inclusione della nuova linea nel documento che contiene tutti gli interventi pianificati per passeggeri e trasporto merci sul territorio nazionale. Un passaggio che potrà permettere l’avvio della progettazione di un intervento di valenza europea, utile alla mobilità sostenibile nonché allo sviluppo dell’area turistica dell’Alto Garda trentino – portando benefici a tutto il bacino gardesano – e alle connessioni attraverso la linea del Brennero.
“Il sostanziale ok tecnico rappresenta una novità importante ed è propedeutico all’inserimento nel Contratto di Programma. Si tratta di un passo in avanti sostanziale nel percorso condiviso che ha visto nel 2021 la firma del protocollo con RFI, riguardo all’ipotesi di intervento che è stata poi oggetto di uno studio di fattibilità e di un’analisi costi-benefici” ha sottolineato il Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, durante la conferenza stampa sul tema alla presenza anche dei sindaci delle zone interessate dall’opera. “Il collegamento ferroviario Rovereto – Riva è un’infrastruttura – ha aggiunto – che va nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale e che può aiutare l’immagine del Trentino a livello internazionale, dando una risposta al problema del traffico nella zona dell’Alto Garda e migliorando la qualità della vita”.
“Questo è un momento particolarmente importante per il nostro territorio, per il quale ringrazio i vertici dell’Amministrazione provinciale e le sue strutture tecniche. – così il Sindaco di Riva del Garda, Cristina Santi – Portare avanti questo progetto è fondamentale per tutto l’ambito dell’Alto Garda, favorisce la sostenibilità e un tipo di mobilità il più possibile compatibile con l’ambiente. È evidente che la nostra viabilità è congestionata. Il nuovo tunnel stradale aiuterà, ma per il futuro del nostro territorio sarà sempre più decisiva la mobilità ferroviaria e il collegamento con il Brennero, per lo sviluppo del turismo ma anche delle tante aziende industriali presenti nell’Alto Garda”.
“Senza nulla togliere agli altri ambiti, – afferma il Presidente della Comunità di Valle e Sindaco di Dro, Claudio Mimiola – trovo che l’Alto Garda e Ledro rappresentino uno dei territori di maggior pregio paesaggistico in Europa. Il ragionamento avviato in condivisione tra la Provincia, i Comuni e la Comunità di valle va nella direzione di tutelare questa unicità, promuovendo le soluzioni che favoriscono una mobilità amica dell’ambiente e che diventino una valida base per lo sviluppo futuro del nostro turismo e della nostra economia, oltre che di tutte le connessioni, con vantaggi concreti per tutti i cittadini”.
Dal punto di vista tecnico, la Rovereto – Riva è stata inclusa nella recente informativa al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) in appendice al Contratto di Programma Ministero-RFI.
Come sottolineato dal dirigente generale del Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione della Provincia, Roberto Andreatta, si conferma in pratica che l’ipotesi di collegamento ferroviario ha superato tutte le valutazioni ex ante, anche in relazione alle alternative progettuali, per cui ora può accedere alla fase successiva del Ministero, ovvero l’inserimento nel Contratto di Programma tra MIT e RFI (con relativo finanziamento).
Nello specifico, il risultato dell’analisi costi benefici è pari a 1,4, relativo all’ipotesi di tracciato valutata (rispetto alle altre ipotesi progettuali), ampiamente superiore alla soglia di 1 che rappresenta il minimo risultato per l’ammissione nel Contratto di Programma MIT-RFI.
Secondo i dati aggiornati l’opera comporta un investimento immediato di 230 milioni di euro, su un totale di costi calcolati di 317 milioni di euro, per una ricaduta complessiva in termini di benefici economici di 450 milioni di euro.
La nuova linea secondo le stime potrebbe avere una capacità di trasporto media al giorno di 6.700 passeggeri e momenti di picco di 10.000. Per fare un raffronto, la linea del Brennero fra Trento e Verona si attesta su 15.000 passeggeri, per un centinaio di treni al giorno.
Permetterebbe quindi di dare respiro a un’area che per via del suo grande richiamo turistico vede transitare nelle due direzioni un grande flusso di mezzi, per una media giornaliera di 19.533 veicoli a Loppio e 12.132 a Nago-Torbole, con valori di picco rispettivamente di 29.000 e 22.000.