Grosse sfide per l’ampliamento della rete ferroviaria svizzera

La rete ferroviaria svizzera è interessata da oltre 300 progetti di ampliamento. L’anno scorso si sono raggiunti importanti traguardi intermedi, ma alcuni grandi progetti hanno subito ritardi o rincari e i previsti miglioramenti dell’offerta richiedono ulteriori ampliamenti. È quanto emerge dal rapporto annuale sullo stato dei lavori relativi ai grandi progetti ferroviari, pubblicato oggi 29 aprile dall’Ufficio federale dei trasporti (UFT). Con le fasi di ampliamento 2025 e 2035 e i progetti SIF (sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria), il Parlamento ha approvato programmi di ampliamento della rete ferroviaria per un volume pari a circa 28 miliardi di franchi. La loro realizzazione permetterà di migliorare ulteriormente l’offerta per i viaggiatori grazie a numerosi nuovi collegamenti semiorari e quartorari, il 20 per cento in più di posti a sedere e singole riduzioni dei tempi di percorrenza.

Progressi importanti nel 2023

Nel 2023 sono stati raggiunti alcuni importanti traguardi intermedi. Sono iniziati per esempio i lavori nel Laufental per il raddoppio di binario tra Grellingen e Duggingen ed è stata avviata la procedura di approvazione dei piani per la galleria di Brütten, tra Zurigo e Winterthur. A dicembre è entrata in servizio la bretella di Mägenwil, che consente la circolazione di un maggior numero di treni suburbani e merci in Argovia.

Nella Svizzera occidentale uno studio preliminare ha confermato la fattibilità della «Ligne directe» tra Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds ed è stata individuata la variante migliore per l’attraversamento della Val-de-Ruz. È inoltre stata avviata la procedura di approvazione dei piani per le migliorie da apportare alla tratta Losanna – Palézieux (incl. intervalli più brevi fra i treni).

Ritardi e costi aggiuntivi

L’attuazione delle oltre 300 misure di costruzione è molto complessa. La rete esistente è in grado di sopportare contemporaneamente solo una quantità limitata di cantieri senza compromettere in misura eccessiva l’esercizio corrente e la puntualità del traffico viaggiatori e merci.

Per diversi grandi progetti, in particolare gli ampliamenti dei nodi di Berna, Losanna e Ginevra, si confermano i ritardi delineatisi. L’orizzonte temporale per l’entrata in servizio di tutte le infrastrutture decise è posticipato al decennio 2040. Secondo quanto comunicato dalle imprese ferroviarie è da mettere in conto un ulteriore aumento dei costi. L’offerta inizialmente programmata per il 2035 può essere realizzata solo prevedendo ulteriori ampliamenti.

Spazio di manovra limitato

Nell’ambito del prossimo messaggio sull’ampliamento ferroviario, che il Consiglio federale adotterà nel 2026, ci si focalizzerà sul programma d’offerta consolidato 2035 e le connesse misure infrastrutturali aggiuntive nonché sull’aggiornamento dei progetti di ampliamento in corso. Su mandato del Parlamento l’UFT esaminerà anche diversi nuovi grandi progetti, quali i nodi di Lucerna e Basilea, il collegamento diretto Aarau – Zurigo, gli ampliamenti sulle tratte Winterthur – San Gallo e Losanna – Berna nonché la galleria del Grimsel. Tuttavia, il necessario consolidamento limita il relativo spazio di manovra nel quadro del messaggio 2026. La valutazione e l’analisi costi-benefici di questi grandi progetti indicheranno quali misure concrete sarà possibile proporre per l’attuazione.

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