La stazione di Bellinzona, fin dalla sua nascita, ha svolto l’importante funzione di porta d’entrata sull’asse ferroviario Nord-Sud attraverso il San Gottardo. Questo ruolo sarà rafforzato con la messa in esercizio commerciale delle Gallerie di base del San Gottardo – da dicembre 2016 – e del Monte Ceneri. Ciò coinciderà con un aumento dell’offerta sia quantitativa che qualitativa (nuovi treni) e un conseguente incremento del numero di viaggiatori. Affinché il futuro possa essere gestito nel migliore dei modi è necessario adeguare a tappe l’infrastruttura ferroviaria della stazione FFS di Bellinzona. I lavori iniziano questo mese di marzo e si concludono nel settembre del 2018. Il «Programma di sviluppo futuro dell’infrastruttura ferroviaria» (SIF) a Bellinzona rappresenta uno dei tasselli chiave per lo sviluppo dell’offerta in Ticino e sull’asse del San Gottardo. Il progetto include due livelli paralleli di intervento: gli interventi di tecnica ferroviaria, che permettono di accrescere la capacità di transito dei convogli, e quelli destinati a facilitare e migliorare l’accesso ai treni da parte della clientela. I primi – gli interventi di tecnica ferroviaria – contemplano l’istallazione di nuovi scambi e segnali a nord e sud della stazione per garantire entrate e uscite parallele dei treni sui binari 2 e 3 e aumentare così la capacità del nodo di Bellinzona. In questo modo sarà possibile ridurre i tempi di successione dei convogli ed evitare che il nodo di Bellinzona si trasformi in un imbuto con conseguenze sulla stabilità dell’orario da fine 2016 in poi. I secondi – gli interventi destinati ai viaggiatori e al loro comfort – contemplano l’ammodernamento e il potenziamento degli accessi ai treni grazie a nuovi marciapiedi (più lunghi e più alti), nuovi sistemi informativi e altoparlanti, nuove pensiline e un lift sul binario 3. Stefano Ardò, Delegato di FFS Infrastruttura in Ticino, sottolinea che la stazione di Bellinzona nei prossimi anni – analogamente a Lugano – sarà un cantiere a cuore aperto: si lavorerà tra i flussi di clientela e i treni in movimento. Dopo 140 anni sarà ridato lustro alla stazione e grazie ai nuovi accessi, Bellinzona sarà priva di barriere architettoniche per la clientela disabile. Gli investimenti complessivi ammontano a circa 76 milioni di CHF. Per il Cantone Ticino il rinnovo dell’infrastruttura della stazione di Bellinzona rappresenta un tassello centrale di un più ampio e complesso insieme di interventi volti a modernizzare l’intera rete ferroviaria del Ticino. Dall’efficienza del nodo di Bellinzona dipenderà il buon funzionamento del traffico ferroviario in tutto il Cantone e le possibilità di sviluppo del servizio regionale, che ,con l’apertura della Galleria di base del Monte Ceneri, diventerà una vera e propria metropolitana, ha sottolineato Claudio Zali, Direttore del Dipartimento del territorio. Anche per la Città di Bellinzona, ha rilevato Simone Gianini, Municipale di Bellinzona, lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria e l’arrivo di Alptransit rappresentano un’opportunità storica. Il Municipio auspica che gli sforzi compiuti da FFS, Cantone e Città siano da incentivo per l’imprenditoria privata affinché raccolga la sfida e investa con fiducia nel futuro del Bellinzonese. Da quest’anno al 2020 circa, le linee delle FFS in Ticino saranno soggette a un’elevata attività cantieristica per adattare gli accessi ferroviari (linee, manufatti, marciapiedi, Corridoio 4 Metri) alle Gallerie di base. Ciò rappresenta una sfida enorme per tutta l’azienda e i collaboratori. La clientela sarà interessata direttamente da questi grandi cantieri, sia nei percorsi di accesso ai treni sia nelle relazioni ferroviarie (Bus sostitutivi, possibili ritardi). Durante la realizzazione dei progetti le FFS si impegnano a ridurre al minimo i possibili disagi alla clientela con una serie di misure di informazione e supporto. Anche l’opinione pubblica, i residenti e le autorità saranno al centro dell’attenzione delle FFS. Per gli abitanti attorno alla stazione di Bellinzona è programmata una serata pubblica informativa il 1° aprile 2015 (Casa del Popolo).
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