Lo stabilimento Seta di Reggio Emilia ha ottenuto la certificazione di qualità ambientale secondo le norme UNI EN ISO 14001, a riconoscimento dell’adozione di un modello gestionale efficiente ed attento alla sostenibilità che risponde ai più severi standard internazionali. La certificazione di qualità ambientale per le attività svolte nella sede reggiana di Seta è stata ufficializzata nei giorni scorsi, a seguito di un’intensa attività ispettiva condotta nel mese di marzo dall’ente certificatore Certiquality-Accredia. La certificazione ambientale era già stata ottenuta da alcuni anni negli stabilimenti di Modena e di Piacenza: ora anche i processi aziendali interni della sede reggiana di Seta possono fregiarsi di questo importante riconoscimento. Con lo stesso intervento ispettivo è stata inoltre rinnovata la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001, anch’essa detenuta da diversi anni dalle tre ex aziende provinciali che nel 2012 hanno dato vita a Seta. Il rapporto dei tecnici certificatori evidenzia risultati molto positivi, frutto di una politica consolidata dell’azienda verso i temi della sostenibilità che ha prodotto l’adozione di un Sistema di Gestione Ambientale, un complesso di procedure codificate che permette di avere un approccio strutturato nella definizione degli obiettivi ambientali e nell’individuazione degli strumenti necessari per raggiungerli. Il Sistema di Gestione Ambientale impegna l’azienda a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, perseguendone sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile. Come riconosciuto anche da uno dei principali enti di accreditamento italiani, Seta adotta procedure efficaci di contenimento dei consumi energetici, di riduzione delle emissioni inquinanti e della produzione di rifiuti (garantendo, per esempio, la raccolta differenziata negli uffici e la raccolta del legno nelle officine).
“Aver conseguito la certificazione ambientale UNI ISO 14001 anche per il nostro deposito di Reggio Emilia dimostra che in tutti i processi interni – ed in tutte le sedi operative – l’azienda agisce secondo criteri oggettivi di qualità, efficienza e sostenibilità ambientale. Ciò significa anche che, con il rispetto scrupoloso delle normative, viene garantita la sicurezza e la salute dei lavoratori” dichiara Pietro Odorici, Presidente ed Amministratore Delegato di Seta. “Questo riconoscimento – prosegue Odorici – giunge a completamento di un percorso avviato fin dalla nascita dell’azienda nel 2012, costituendo un ulteriore passo in avanti verso il raggiungimento di modelli gestionali di eccellenza in tutti i bacini provinciali di operatività. Seta, azienda che opera sul territorio al servizio della collettività, si conferma come una realtà competitiva ed evoluta, impegnata nel miglioramento continuo delle proprie prestazioni per rispondere alle attese degli utenti e delle Istituzioni. Anche grazie a questo riconoscimento, oggi Seta è una delle aziende di riferimento tra quelle che operano nel settore del trasporto pubblico locale”.
Per valutare l’impatto ambientale delle attività realizzate nel deposito di via del Chionso sono state analizzate tre macro-aree: esercizio e circolazione mezzi; servizi di manutenzione; impianti. Per ciascuna area sono stati valutati i singoli aspetti e misurate le ricadute ambientali. Complessivamente sono stati esaminati centinaia di casistiche: a titolo di esempio, per l’esercizio la valutazione ha riguardato l’inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni dei gas di scarico dei mezzi, l’utilizzo di combustibile ed il relativo consumo di risorse energetiche, l’inquinamento del suolo dovuto a sversamenti accidentali sul terreno di carburanti, olii e lubrificanti. Analoga valutazione ha riguardato i processi di manutenzione, prendendo in esame – tra l’altro – l’impatto ambientale delle attività di revisione, riparazione e verniciatura dei mezzi . I certificatori hanno inoltre preso in considerazione il consumo di energia degli uffici, degli spogliatoi e del deposito bus, ma anche il consumo di risorse idriche dovuto al lavaggio dei bus. Infine, non è mancata la valutazione di aspetti ambientali indiretti, quali lo stoccaggio dei rifiuti e lo smaltimento degli stessi provenienti dai vari settori aziendali, nonché l’eventuale contaminazione del suolo originata da attività svolte da fornitori sul sito aziendale. La verifica della significatività degli aspetti ambientali di ciascuna attività ha inoltre consentito di pianificare le opportune azioni per gestire eventuali criticità. La certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 ha una validità triennale e scadrà quindi nel 2018; ogni anno, però, verranno eseguite da parte dei tecnici Certiquality-Accredia visite cosiddette “di sorveglianza”, per verificare il rispetto dei parametri di qualità e sostenibilità previsti.