Rendere più agevole l’acquisto dei biglietti per i passeggeri degli autobus urbani e nello stesso tempo contrastare efficacemente gli “irriducibili” dell’evasione, quella fetta di utenza che ancora si ostina a viaggiare in bus a spese della collettività. Questo è il duplice obiettivo che si propone ATV di Verona, offrendo ai suoi passeggeri la possibilità, dal prossimo mese di giugno, di acquistare il biglietto dell’autobus direttamente dall’autista anche sulla rete urbana, come già avviene per il servizio extraurbano. “E’ un’iniziativa di grande importanza – commenta il direttore generale di ATV Stefano Zaninelli – frutto di un lungo confronto interno con le organizzazioni sindacali con le quali è stata condivisa la necessità di mettere in campo misure efficaci di contrasto all’evasione tariffaria, in segno di rispetto per tutte le persone oneste che l’abbonamento lo acquistano anche a prezzo di sacrifici economici, oltre che per garantire il necessario rientro economico aziendale”. Con l’avvio del nuovo orario estivo dal prossimo mese di giugno, l’utenza salirà esclusivamente dalla porta anteriore (deroghe però sono previste nelle ore di punta dalle 6.30 alle 8.00 e dalle 12.00 alle 14.30) ed il conducente controllerà visivamente la validazione del titolo di viaggio. A chi non timbra, l’autista proporrà di acquistare il biglietto (con sovrapprezzo di 70 centesimi) e se l’utente non intende pagare la corsa, saranno avvisati i controllori per l’eventuale sanzione. Nella fase di avvio, sugli autobus sarà presente personale ATV in veste di “facilitatore” per informare l’utenza e agevolare le operazioni di acquisto, mentre una seconda fase prevede l’intensificazione della presenza di verificatori lungo la linea. Per il momento la vendita a bordo partirà in via sperimentale su alcune linee e sarà progressivamente estesa in base alla disponibilità degli autisti che volontariamente sceglieranno di effettuare il nuovo servizio. Questo perché, nonostante l’accordo sia stato siglato unitariamente da tutte le sigle sindacali lo scorso 27 febbraio, il successivo referendum interno tra il personale di guida non ha raggiunto la maggioranza, impedendo per il momento all’Azienda di applicare la vendita a bordo su tutta la rete urbana”.
“Evidentemente – puntualizza ancora il direttore Zaninelli – da parte del personale non è stato compreso fino in fondo il significato dell’iniziativa, anche per l’opera di disinformazione e di ingiustificato allarmismo di alcune frange sindacali. A differenza di quanto fatto in altre realtà dove la vendita a bordo è stata imposta, il nostro accordo contiene elementi di notevole apertura nei confronti del personale di guida, con significativi riconoscimenti economici per l’aggravio di lavoro, e con l’esclusione di responsabilità dell’autista nel caso in cui vengano trovati viaggiatori non in regola. E’ prevista anche la stipula di una specifica polizza assicurativa che copre i possibili rischi di furto o rapina ai danni dei conducenti”. “In ogni caso – conclude il direttore ATV – abbiamo ritenuto che l’avvio della vendita a bordo fosse un segnale ormai improrogabile, come elemento qualificante per il servizio di trasporto e come risposta concreta all’esigenza sempre più sentita da parte della gente, di contare su un controllo più efficace sulla regolarità di quanti viaggiano sugli autobus”.