Favorire la mobilità sostenibile delle merci: è questo l’obiettivo principale della partnership tra Trenitalia, primo operatore ferroviario in Italia, e Cereal Docks Spa, gruppo industriale con base a Camisano Vicentino, attivo nella raccolta e lavorazione di cereali (grano e mais) e semi oleosi (soia, colza, girasole). Frutto di questa collaborazione è la riapertura al traffico merci della stazione di Grisignano di Zocco, dopo gli interventi di potenziamento infrastrutturale eseguiti (allungamento del binario, adeguamento del piano caricatore, sistemazione delle aree adiacenti al raccordo e relativa recinzione) . Lo scalo sarà così utilizzato per le operazioni di carico/scarico delle derrate agricole o di altre merci. Una volta giunte a Grisignano, le materie prime agricole saranno avviate alla trasformazione nel vicino stabilimento produttivo della Cereal Docks, a Camisano Vicentino. Lo scalo è stato aperto lo scorso 10 giugno, in via eccezionale, per una visita all’impianto e per assistere allo scarico dei vagoni attraverso un sistema automatizzato di ultima generazione che consente di effettuare le operazioni in maniera sicura ed in tempi rapidi, circa 25 minuti a vagone (125 tons/h). All’incontro hanno partecipato Mauro Fanin, presidente del gruppo Cereal Docks, Fabio Consolo, responsabile della Filiera Materie Prime e Beni di Consumo della Divisione Cargo di Trenitalia, Eleutherios Prezalis, sindaco di Camisano Vicentino, e Renzo Lotto, sindaco di Grisignano di Zocco. Come sottolineato da Fabio Consolo – Responsabile di settore di Trenitalia Cargo – “…con la riapertura dello scalo di Grisignano si rafforza la relazione commerciale con Cereal Docks e si consolida il ruolo di Trenitalia come principale player nel settore dell’agroalimentare e dei beni di consumo. Trenitalia effettua, per il settore delle derrate agricole, 1600 treni/anno, trasporta 1,6 milioni di tonnnelate su relazioni nazionali e internazionali e mette a disposizione dei propri clienti un parco carri specializzato composto da 700 unità. Sempre attenta all’ecosostenibilità del trasporto, Trenitalia annovera tra i propri clienti i principali operatori del settore zootecnico e della trasformazione alimentare”.
“Grazie al nuovo raccordo ferroviario che a regime ci consentirà di gestire circa 80 treni l’anno, saranno eliminati oltre 2.500 camion da strade e autostrade – ha affermato Mauro Fanin Presidente del gruppo Cereal Docks – senza contare i rischi sociali collegati agli incidenti stradali. Il tema della sostenibilità è importante per il nostro gruppo che è impegnato nel ridurre gli impatti ambientali lungo tutta la filiera, dal momento della semina fino alla consegna del prodotto al cliente. La valutazione della sostenibilità del trasporto su rotaia, insieme alla necessità di raggiungere standard sempre più elevati di efficienza logistica sono alla base della scelta di dotare le nostre sedi produttive di collegamenti diretti con la rete ferroviaria: oltre a Camisano Vicentino, possono contare su queste infrastrutture gli stabilimenti di Portogruaro, Marghera e Fiorenzuola, oltre al centro di raccolta/deposito di Casarsa”.
La stazione ferroviaria di Grisignano dista solo 4,5 km dallo stabilimento produttivo di Camisano Vicentino, dove le materie prime agricole (prevalentemente soia e mais) sono lavorate per ottenere oli, farine e lecitine, utilizzate nell’industria alimentare, per la nutrizione animale e per altre applicazioni in ambito tecnico. Lo stabilimento, che ha una capacità di trasformazione di 600 mila tons/anno, è l’unico a livello nazionale dove si realizza l’intero ciclo produttivo, dal seme al prodotto, e dove vengono lavorati esclusivamente semi coltivati in Italia.
Le materie prime provengono soprattutto dalle aree agricole del Veneto Orientale e del Friuli Venezia Giulia. I nuovi collegamenti ferroviari riguardano le tratte Portogruaro/Grisignano di Zocco e Casarsa/Grisignano di Zocco.
Questa nuova collaborazione consente, oltre alla razionalizzazione delle forniture, anche di ridurre sensibilmente gli impatti ambientali del trasporto rispetto alla gomma. In particolare il risparmio rispetto alla modalità stradale è di oltre il 76% di energia primaria e del 75% di consumo di anidride carbonica