Trasportare le merci in modo sempre più sostenibile e intermodale, superare le barriere fisiche e burocratiche grazie a una politica europea unica dei trasporti, sono stati i temi principali dell’ottava edizione di Mercintreno, il Forum del trasporto ferroviario delle merci, tenutosi il 4 e 5 ottobre nella sede dell’Eur del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Per il Gruppo FS Italiane hanno partecipato Giorgio Botti, direttore Divisione Cargo Trenitalia, e Gianpiero Strisciuglio, direttore Commerciale ed Esercizio Rete di RFI.
“Trenitalia Cargo ha vissuto un periodo in cui era necessario guardare all’efficienza di gestione e alla riduzione dei costi, oggi ha una strategia di rilancio molto ambiziosa e deve cogliere le opportunità del mercato: c’è una ripresa in atto nel settore merci ferroviario e mancano le risorse industriali per far fronte alla domanda. Il mercato non può valere in una sola direzione”, ha detto Giorgio Botti nel corso del suo intervento nella prima giornata del Forum.
Il tema degli incentivi allo sviluppo del trasporto merci su rotaia, nell’ambito del quadro normativo comunitario, è stato invece l’oggetto della seconda sessione dell’ultima giornata di Mercintreno.
“Gli incentivi devono essere mirati e avere carattere di provvisorietà per non creare alibi agli operatori industriali che devono perseguire sulla strada dell’efficienza e migliorare la qualità dei servizi”, ha spiegato Botti. “E inoltre – ha aggiunto – gli incentivi devono essere definiti a livello europeo per consentire alle imprese che operano nel mercato continentale di avere pari condizioni e di competere in un quadro di regole chiare e uguali per tutti”.
Botti si è poi soffermato sulla necessità di distribuire gli incentivi in un’ottica di integrazione ferro/gomma: “Sopra i 300 km il trasporto merci su ferro è più vantaggioso in termini di costi esterni perché riesce a sviluppare una migliore produttività; sotto i 150 km è bene incentivare il trasporto su gomma perché più flessibile, capillare e meno costoso”, ha proseguito. Infine, “è di fondamentale importanza investire nello sviluppo di infrastrutture che consentano un interscambio sempre più efficiente. Tutte queste misure, per essere attuate, devono però trovare condivisione a livello europeo”.