Presentato lo scorso 26 luglio a Cagliari da Francesco Pigliaru, Presidente della Regione Sardegna e Barbara Morgante, Amministratrice delegata di Trenitalia, il nuovo Contratto di Servizio tra Regione Sardegna e Trenitalia, il primo pluriennale – 9 anni – che sarà valido fino al 2025. Intervenuti anche Carlo Careddu, Assessore ai Trasporti Regione Sardegna, e Amelia Italiano, Direttore Trenitalia Regionale Sardegna. Il nuovo Contratto definisce la caratteristiche principali dell’offerta ferroviaria regionale e punta ad incrementare ancora di più la qualità dei servizi destinati ai pendolari – circa 13.300 al giorno – nell’ottica di una sempre maggiore integrazione dei servizi tra ferro e gomma Ha un valore economico complessivo di 513 milioni di euro, comprensivo di corrispettivi e ricavi da mercato. E definisce anche un investimento complessivo di 123,4 milioni di euro, di cui 114 (92,4%) sostenuto da Trenitalia in autofinanziamento e 9,4 (7,6%) milioni di euro a carico della Regione Sardegna. L’investimento è finalizzato principalmente all’acquisto di 18 nuovi treni, con un investimento di 87,7 milioni, al rinnovo della flotta esistente – 29,7 milioni – e all’adeguamento degli impianti manutentivi – 6 milioni. In particolare, si prevede l’acquisto di 10 Swing (consegna prevista a partire dal 2018) e 8 Automotrici di nuova generazione (consegne previste dal 2020 al 2021). La loro progressiva entrata in esercizio, sommata ai due treni Minuetto consegnati oggi, contribuirà alla riduzione dell’età media della flotta sarda che si ridurrà dai 23,5 anni del 2016 ai circa 5 del 2021 (-77%).
La Regione Sardegna, competente in materia di programmazione e finanziamento del servizio, corrisponderà a Trenitalia corrispettivi medi per 43 milioni di euro all’anno a fronte di una produzione annuale di 3,7 milioni di treni-km (180 treni al giorno, che percorrono le linee regionali e che servono 43 stazioni.
II contratto, attraverso una rinnovata politica della qualità dei servizi, introduce anche un ulteriore incremento degli standard di qualità con una serie di indicatori che riguardano puntualità, affidabilità e comfort di viaggio.
La qualità, visti i significativi incrementi di nuovi treni, sarà misurata, nell’arco dei 9 anni, con standard crescenti, benché i livelli di puntualità e affidabilità siano già ad oggi positivi (90 treni su 100 puntuali, in Sardegna nel 2017).
In questi ultimi anni la qualità del servizio offerto in Sardegna è migliorata sotto molteplici aspetti: la puntualità è salita al 90% (che sale al 94% nella fascia pendolari del mattino): si tratta di una statistica che tiene conto di tutti i ritardi, qualunque ne sia la causa, e descrive quindi quanto effettivamente vissuto dai pendolari. Un trend positivo che vede la percentuale globale regionale migliorare di 12 punti rispetto al 2014.
Positivi anche tutti gli altri principali indicatori industriali: sono state lo 0,8% le corse cancellate nel primo semestre 2017, di cui solo lo 0,4 per cause ascrivibili a Trenitalia Regionale. Erano state lo 0,9 per cento nel 2015 e il 4% nel 2014.
Tutto ciò ha fatto sì che la qualità percepita dai viaggiatori, che Trenitalia misura con apposite indagini di Customer Satisfaction effettuate da rilevatori esterni, sia andata progressivamente crescendo: la valutazione del viaggio nel suo complesso è aumentata dal 2014 al 2017 di 6,1 punti percentuali, il comfort di 10,3, la pulizia di 7,8, le informazioni a bordo di 12,4, punti e la permanenza a bordo treno di 5,4 punti.