Condividere esperienze, best practices e conoscenze in materia di sicurezza sul lavoro, promuovendo ancor di più comportamenti virtuosi, responsabili e sicuri dei propri dipendenti, in tutti gli ambienti professionali e industriali, coinvolgendo anche il personale delle ditte appaltatrici. Questi gli obiettivi del Memorandum di intesa siglato ieri a Venezia da Eni e FS Italiane, due delle più grandi realtà industriali italiane. L’intesa ha una durata di tre anni con l’obiettivo di aumentare i già elevati standard di sicurezza nel settore dei lavori in appalto, migliorandone la gestione e i processi. Nell’ambito della sicurezza sul lavoro, Eni ha raggiunto risultati di eccellenza: nel 2017 ha confermato il proprio primato rispetto ai competitors del settore Oil&Gas mondiale, consuntivando un Total Recordable Injury Rate (TRIR) pari a 0,33, corrispondente a un infortunio ogni 5 milioni di ore lavorate, in miglioramento del 7% rispetto al 2016. Un risultato che la società ha raggiunto grazie a un profondo cambiamento culturale e industriale ponendo la sicurezza sempre al primo posto nel proprio sistema di valori, confermato nel 2015 anche con la creazione del Safety Competence Center (SCC), centro d’eccellenza per la gestione e il miglioramento della sicurezza dei lavori in appalto, che ha alla base la scelta di puntare sull’insourcing delle competenze locali attraverso processi di alta riqualificazione. Le persone del SCC, dopo un lungo iter formativo in aula e di training in campo, operano presso tutti i siti Eni in Italia e nel mondo in sostituzione di consulenti e tecnici di società terze che precedentemente ricoprivano questi incarichi, erogando servizi specializzati nella gestione e il miglioramento della sicurezza sul lavoro nei cantieri e siti operativi. Inoltre, attraverso il Safety training Center, il SCC fornisce una piattaforma polifunzionale di addestramento in campo antincendio e di formazione sulle tematiche di salute e sicurezza. Le best practices, in base all’intesa siglata oggi nella Bioraffineria Eni di Venezia – il cui cantiere per la riconversione e costruzione degli impianti ha registrato zero infortuni a fronte di oltre un milione 400 mila ore di lavoro – saranno oggetto di studio e di possibile adozione da parte di FS Italiane.
Il Gruppo FS Italiane ha raggiunto importanti risultati nella tutela della sicurezza sul lavoro e della salute del proprio personale. Nel periodo 2012-2017 ha registrato una significativa riduzione del numero degli infortuni (-41,7%) e della loro frequenza (-34,4%). Tali risultati si uniscono a quelli raggiunti sul fronte della sicurezza della circolazione ferroviaria, con un Global Safety Index – calcolato in base al tipo, numero e gravità degli incidenti – tra i più bassi in Europa.
Il percorso fin qui delineato ha portato il Gruppo FS ai primi posti in Europa in tema di sicurezza ferroviaria. Una leadership consolidata e rafforzata nel tempo, attraverso lo sviluppo di investimenti focalizzati sull’innovazione tecnologica, organizzativa e la formazione del personale. Nel settore ferroviario, più che in altri settori, la diffusione della cultura della prevenzione dei rischi e della riduzione degli infortuni è intrinsecamente connessa al conseguimento degli obiettivi economici di lungo termine.
Il Memorandum è un’importante tappa nel raggiungimento degli obiettivi del Piano industriale 2017-2026 di FS Italiane in tema di sicurezza sul lavoro. Piano che prevede di raggiungere l’obiettivo di vision zero: zero infortuni nei processi produttivi sia del personale del Gruppo sia di quello delle imprese appaltatrici. In relazione alle singole opportunità che dovessero formare oggetto di valutazione, verranno messe a disposizione le informazioni inerenti le operazioni con parti correlate, ove ne ricorressero i presupposti.