Articolo pubblicato sulla vecchia piattaforma il 28 novembre 2011
Il complesso ferroviario di Roma Tiburtina nasce negli anni ’40 al posto dell’esistente stazione di Portonaccio, costruita agli inizi del ‘900. Il progetto redatto dall’architetto Angiolo Mazzoni – approvato dal Ministero delle Comunicazioni il 30 giugno 1939 – prevedeva un’articolazione in più edifici, collegati tra loro da pensiline. A Tiburtina, per la prima volta, veniva adottata per il Fabbricato Stazione la tipologia “a piastra”, cioè lo sviluppo del fabbricato è a un solo livello. Il progetto Alta Velocità ha modificato il ruolo degli hub ferroviari. Non più solo luoghi di passaggio per chi arriva o parte, ma vere e proprie porte di accesso alle città. Infrastrutture chiave per riorganizzare e razionalizzare i flussi di traffico e snodi di scambio modale (treni, metropolitana, autobus e taxi). La stazione AV di Roma è stata individuata a Tiburtina perché passante sull’asse Nord–Sud e porta di accesso a Termini. Le nuove infrastrutture, pianificate e programmate, richiedevano anche un intervento di riqualificazione urbana di ambiti più estesi della semplice stazione. Per questo motivo FS e Città di Roma, nel 2000, hanno sottoscritto un Accordo di Programma per un nuovo Piano di Assetto urbanistico delle aree Tiburtina – Pietralata. Un Piano che includeva sia la nuova stazione da realizzare, sia aree ferroviarie, dismesse, e comunali. Un occasione per Ferrovie dello Stato per ridisegnare un intero ambito urbano, riprendendo la tradizione di inizio secolo. FS ritorna così a promuovere, con i concorsi internazionali di idee, la grande architettura di qualità. E il primo concorso ad essere bandito, nel 2011, è quello per Roma Tiburtina. A presiedere la giuria internazionale, chiamata a valutare i progetti presentati, è il professor Giuseppe Campos Venuti. Alla fase finale del concorso internazionale vengono ammessi i progetti degli architetti Francesco Purini, Otto Steidle, Aldo Aymonino e Paolo Desideri. Vincitore risulta lo studio ABDR di Paolo Desideri. Il progetto di Paolo Desideri prevede per la nuova stazione Tiburtina, sopra la “piastra-ponte”, una grande galleria che assolva contemporaneamente la funzione di stazione ferroviaria e quella di boulevard urbano. Il risultato è la creazione di una nuova centralità urbana capace di riconnettere due quartieri, Nomentano e Pietralata, storicamente separati dalla ferrovia.