“La tramvia è un esempio di riformismo paziente, leale, lungimirante”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia inaugurale della linea 2 del sistema tramviario di Firenze, Santa Maria Novella-Peretola, tratta strategica perché collega la principale stazione ferroviaria di Firenze e l’aeroporto Vespucci. Presenti all’inaugurazione anche la commissaria europea Corinna CreCrețu, il ministro dei trasporti Danilo Toninelli, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, il sindaco di Firenze Dario Nardella e gli altri sindaci dei Comuni interessati dall’infrastruttura e dalle sue future estensioni: Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli.
“Una Toscana più forte e competitiva è sicuramente un bene per l’intera nazione – ha detto il presidente – e la tramvia mostra come sia possibile conciliare sviluppo e sostenibilità, crescita territoriale e collaborazione istituzionale. Dialogare e cooperare a tutti i livelli istituzionale è necessario se vogliamo progettare un cambiamento, che non può nascere solo da rifiuti o dalla settorialità”.
“La Toscana – ha proseguito Rossi – ha contribuito fortemente alla realizzazione di quest’opera e contribuirà altrettanto fortemente all’estensione del sistema tramviario, per trasformare quella che doveva esser una rete di trasporto urbana in una rete metropolitana, che collegherà non solo i comuni della cintura fiorentina ma anche l’aeroporto e la stazione, creando un vero sistema intermodale”.
“Con la tramvia – ha concluso – abbiamo visto la rinascita di interi quartieri. Ci siamo avvicinati ai sistemi di trasporto delle grandi realtà europee. E questo senza penalizzare l’ambiente, al contrario con la previsione di un forte abbattimento della CO2 e un parco di 7000 ettari che si va costituendo nella Piana. Questa infrastruttura ci nostra chiaramente l’importanza del dibattito sui fondi europei, dato che senza fondi europei non avrebbe mai potuto essere realizzata”.
La Regione ha destinato finora alla realizzazione della tramvia fiorentina 70 milioni di euro (di cui 50 milioni nell’ambito del programma comunitario Por Creo Fesr 2007-2013 e 20 milioni di contributi regionali) su un costo complessivo di oltre 600 mln di euro. Cifre che cresceranno in vista delle estensioni delle linee tramviarie per cui sono già previsti allo stato attuale 80 milioni del Por-Fesr 2014-2020 e circa 5 milioni di risorse regionali per le progettazioni.
La Toscana è stata parte attiva nella crescita dell’opera, monitorando l’avanzamento dei lavori e gestendo le criticità via via emerse attraverso una cabina di regia tecnico/istituzionale. Inoltre ogni anno finanzia il funzionamento dell’intero sistema con un contributo annuo che è passato dai 7 milioni di euro per la sola tratta Villa Costanza-Santa Maria Novella, a 9,5 milioni di euro con l’attivazione della tratta Santa Maria Novella-Careggi. Con l’attivazione della nuova linea e il completamento del sistema, il contributo passerà a 12 milioni di euro annui.
Con la nuova linea Stazione Santa Maria Novella-Aeroporto, il sistema tramviario fiorentino finora realizzato avrà uno sviluppo complessivo di circa 16,9 km, con 40 fermate. La sua realizzazione è uno dei punti qualificanti delle politiche regionali per lo sviluppo delle infrastrutture e della mobilità sostenibile. Gli studi trasportistici stimano che grazie al sistema tramviario, per il quale si calcolano 39 milioni di passeggeri già dal primo anno, a Firenze saranno abbattute oltre 12 mila tonnellate annue di CO2 e che oltre 14 milioni e mezzo di persone rinunceranno all’uso del mezzo privato a favore del mezzo collettivo, con evidenti vantaggi per l’ambiente, la qualità della vita e la fluidificazione del traffico.