Sulla FCU l’impegno della Regione Umbria negli ultimi anni non è mai venuto meno. Si è lavorato per trasformare la ferrovia centrale umbra in una infrastruttura efficiente e per superare le problematiche dettate anche dalle mutate normative in materia di sicurezza ferroviaria che, dal 2016, hanno trovato applicazione per le reti interconnesse su tutto il territorio nazionale a seguito dell’incidente di Andria. Lo afferma l’assessore regionale ai trasporti commentando l’incontro sul futuro della FCU promosso dal vice presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria (Lega) ed in programma, oggi pomeriggio, a Palazzo Cesaroni.
Abbiamo già investito – ha proseguito l’assessore – cospicue risorse per l’armamento della tratta Nord, da Perugia a Città di Castello, e siamo in attesa di vedere conclusa la parte dei lavori legata ai sistemi tecnologici. Il recente perfezionamento della convenzione con RFI per il passaggio della gestione dell’infrastruttura va in questa direzione e consentirà, in tempi brevi, di superare gli attuali rallentamenti di percorso. Inoltre due, dei 14 milioni a disposizione, sono stati già utilizzati per interventi di ammodernamento e messa in sicurezza della tratta da Ponte San Giovanni a Sant’Anna. I lavori stanno procedendo nel rispetto dei tempi previsti dall’appalto. Per la tratta sud, che va da Ponte San Giovanni a Terni, inserita dai Governi precedenti tra le infrastrutture ferroviarie di interesse nazionale, abbiamo chiesto al Ministero dei trasporti oltre 200 milioni di euro in 5 anni per l’ammodernamento e la messa in sicurezza di questa parte dell’infrastruttura. Ora siamo in attesa che l’attuale Governo ci metta a disposizione le risorse 2019, pari a circa 90 milioni di euro. La Regione è stata sempre attenta al sistema infrastrutturale della FCU che rappresenta un importante direttrice di comunicazione all’interno dell’Umbria ed in collegamento con altre direttrici nazionali. Ci aspettiamo – ha concluso l’assessore – che il Governo Conte si comporti alla stessa stregua dei Governi Renzi e Gentiloni per l’attribuzione delle risorse.